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I nuovi lavori gravosi: ci sono le estetiste, non i bidelli e gli insegnanti

Ape sociale: ecco le categorie. Intanto il Governo "balla" tra quota 102 e 104 e l'Inps fa la sua proposta.

I nuovi lavori gravosi: ci sono le estetiste, non i bidelli e gli insegnanti
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Cambia nuovamente la lista dei lavori gravosi, che potrebbero essere inseriti nelle categorie che hanno diritto all'Ape sociale, l'anticipo pensionistico fissato a 63 anni. Escono - ma in realtà non ci erano mai entrati, come spieghiamo qui - i bidelli. Sono invece comprese le estetiste.

Intanto il Governo ragiona sul post Quota 100, ma non sarà un  percorso facile.

AGGIORNAMENTO: Con la manovra rientrano le maestre. Ecco le categorie inserite

Verso la "rottamazione" di Quota 100

Quota 100 "scade" a fine anno, e sul fronte delle pensioni il dibattito è aperto. Anche perché il Governo non ha ancora preso una decisione definitiva.

Nei giorni scorsi il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, intervenuto in Parlamento sul tema dell'anticipo pensionistico a 63-64 anni con assegno ridotto. Se dovesse andare in porto questa proposta si pensa a un assegno calcolato solo sulla quota contributiva (a patto che sia almeno 1,2 volte l'importo dell'assegno sociale, pari a 552 euro), da integrare a 67 anni con la quota maturata nel sistema retributivo. Una soluzione che secondo Tridico sarebbe sostenibile economicamente e che interesserebbe 50mila lavoratori nel 2022, 66mila nel 2023 e 87mila nel 2024.


No al ritorno immediato alla Fornero

Il futuro (prossimo) è ancora tutto da scrivere, con l'unica certezza che non si andrà subito al ritorno della Legge Fornero. Piuttosto, l'Esecutivo (o parte di esso, dato che la Lega ha già espresso contrarietà) pensa di arrivarci per gradi. Anche per evitare che per alcuni lavoratori scatti il cosiddetto "scalone" che comporterebbe vedere allontanarsi la data della pensione di cinque anni. Sul tavolo del Governo l'ipotesi è quota 102 nel 2022 (con 38 anni di contributi e 64 di età) e 104 nel 2023, che vorrebbe dire uscire dal lavoro a 64-65 anni. Avvicinandosi dunque ai 67 della Fornero, il cui ritorno è previsto nel 2024.

Ma non è solo la Lega a esprimere dubbi. Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato la proposta di un'uscita dal lavoro a 62 anni o con 41 di contributi, indipendentemente dall'età. 

Il nodo è comunque sempre uno, le risorse. Per questa manovra il Governo ha a disposizione un miliardo e mezzo in tre anni, mentre Quota 100 ne è costata 11,5 nello stesso periodo.

I lavori gravosi: sì alle estetiste, no ai bidelli

Tra le ipotesi al vaglio c'è anche l'allargamento della platea dei lavori gravosi (o usuranti), che hanno già fatto discutere in passato.  Potrebbero esserci  27 codici in più oltre ai 15 esistenti per le attività gravose che daranno accesso all’Ape sociale.

Tra la nuove attività che entrano nella categoria definita  gravosa  ci sono i conduttori di impianti, i saldatori, i fabbri e gli operai forestali, ma anche gli operatori della cura estetica. Non rientrano invece i bidelli e gli insegnanti di scuola elementare, come invece pareva in un primo momento. Per i bidelli, in realtà, si era trattato di un'incomprensione, come aveva spiegato il presidente della  Commissione sui lavori gravosi Cesare Damiano, che ha anche  specificato che le 27 categorie rientrano in quelle che avrebbero titolo  ma non è detto che poi rientreranno tutte nell'elenco.

Tra le nuove professioni considerate gravose sulla base degli indicatori Inail ci sono:

  • Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali/Conduttori di impianti per la trasformazione dei minerali;
  • Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e professioni assimilate;
  • Vasai, soffiatori e formatori di vetrerie e professioni assimilate ;
  • Fabbri ferrai costruttori di utensili ed assimilati;
  • Personale non qualificato nella manifattura;
  • Attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno ed assimilati;
  • Operai forestali specializzati;
  • Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • Conduttori di macchine agricole;
  • Conduttori di macchinari per tipografia e stampa su carta e cartone;
  • Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (esclusi gli addetti alle linee di montaggio industriale);
  • Conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche;
  • Artigiani ed operai specializzati delle lavorazioni alimentari;
  • Operatori della cura estetica;
  • Artigiani ed operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento;
  • Operai addetti a macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e per prodotti minerali/Operai addetti a macchinari in impianti per la produzione in serie di articoli in legno;
  • Artigiani ed operai specializzati della meccanica di precisione su metalli e materiali assimilati;
  • Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • Artigiani delle lavorazioni artistiche del legno, del tessuto e del cuoio e dei materiali assimilati/Artigiani ed operai specializzati dell’industria dello spettacolo;
  • Artigiani e operai specializzati dell’’installazione e della manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche;
  • Operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali;
  • Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • Operai dei rivestimenti metallici, della galvanoplastica e per la fabbricazione di prodotti fotografici;
  • Operai addetti a macchine confezionatrici di prodotti industriali;
  • Operai addetti a macchinari fissi nell’agricoltura e nella prima trasformazione dei prodotti agricoli/Operai addetti a macchinari fissi per l’industria alimentare;
  • Artigiani ed operai specializzati delle attività poligrafiche;
  • Operai addetti a macchinari dell’industria tessile, delle confezioni ed assimilati; Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali Professioni inserite perché attinenti alle attuali 15 categorie di gravosi;
  • Portantini e professioni assimilate;
  • Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate.

 

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