Dopo il Cdm

I gestori delle discoteche plaudono Draghi: "Soddisfatti della capienza al 50%"

"Capienza ridotta è comunque un valore penalizzante per le nostre attività, ma è importante riaprire dopo 20 mesi di chiusura".

I gestori delle discoteche plaudono Draghi: "Soddisfatti della capienza al 50%"
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Con l'ultimo decreto legge approvato in Consiglio dei Ministri, il Governo ha sancito che chiunque sia in possesso del Green Pass potrà accedere alle discoteche al 50% di capienza per quelle al chiuso e al 75% di capienza per quelle all'aperto. Una svolta che ribalta il contestatissimo 35% di capienza che era stato inizialmente previsto per la ripartenza di discoteche e sale da ballo. I gestori dei locali plaudono alle nuove misure adottate:

"Soddisfatti che il Consiglio dei Ministri abbia finalmente recepito le nostre istanze".

IL VIDEO:

Riaperture: i gestori delle discoteche soddisfatti della capienza al 50%

C'è soddisfazione tra i gestori delle discoteche e dei locali da ballo per la decisione di riaprire le discoteche al 50% di capienza, dopo che nei giorni scorsi c'erano state aspre polemiche a seguito dell'indicazione del Comitato tecnico scientifico che consigliava una riapertura al 35%.

"Abbiamo accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio dei Ministri che ha recepito le nostre istanze e ha aumentato la capienza dei locali da ballo dal 35%, come aveva prescritto il Comitato tecnico scientifico, al 50%".

Ovviamente, la ripresa delle attività dei locali da ballo con capienza ridotta rappresenta un graduale ritorno alla normalità dopo 20 mesi consecutivi di chiusura, ma, a livello economico, la situazione è ancora penalizzante:

"Naturalmente è sempre un valore penalizzante per le nostre attività, per ingenti costi che un locale da ballo sostiene, però ripeto, è importante che le nostre attività finalmente riaprono dopo 20 mesi di chiusura".

Ciò che più serve ai gestori delle discoteche è una programmazione organizzata:

"Le nostre aziende non sono dei pulsanti che si accendono e si spengono, abbiamo bisogno di programmazione, poi in questi venti mesi di chiusura, molti dei nostri dipendenti avranno cercato altri lavori e quindi non ci saranno più, però ripeto le difficoltà ci sono sempre state, le abbiamo superate e le supereremo anche ora".

Il sindacato di categoria: "In Italia discoteche vittime di pregiudizi"

Prima che il Consiglio dei Ministri approvasse la ripartenza al 50% per le discoteche, il presidente del sindacato dei locali da ballo e di Ena (European Nightlife Association), Maurizio Pasca, ci aveva esposto il punto di vista del sindacato di categoria, rispondendo all'iniziale riapertura 35% di capienza e sottolineando come, in Italia, le discoteche siano vittime di forti pregiudizi:

"C'è da anni un pregiudizio ideologico nei confronti delle discoteche che va sconfitto.  Si pensa sempre che le discoteche siano il male e che il disagio si annidi solo lì. Eppure abbiamo visto risse, alcool e droga anche con i locali chiusi. All'estero le discoteche sono viste con maggiore attenzione. Basti pensare che in Inghilterra, Belgio e Olanda, dove la campagna vaccinale va a rilento, hanno riaperto già da un po'. In Francia e Spagna hanno percentuali molto più alte. In Italia invece abbiamo molti più vaccinati rispetto alla maggior parte dei Paesi europei ma abbiamo condizioni più restrittive. Sembra che non si capisca come le discoteche producano Pil. Basti pensare allo sviluppo economico che hanno portato la Riviera Romagnola negli anni Ottanta o il Salento nei Duemila...".

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