Fratelli d'Italia: l'eurodeputato Fidanza si autosospende dopo l'inchiesta di Fanpage. La Procura apre un'inchiesta
L'eurodeputato al centro delle polemiche dopo l'inchiesta sui fondi irregolari mandata in onda da Piazzapulita. Meloni: "Voglio vedere tutto il girato".
Terremoto in casa Fratelli d'Italia alla vigilia delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Carlo Fidanza, marchigiano, capo delegazione al Parlamento Europeo, è finito nella bufera dopo la pubblicazione di un'inchiesta realizzata da Fanpage e mandata in onda nella serata di giovedì 30 settembre da Piazzapulita, su La7.
Finanziamenti illeciti e fascismo, bufera su Fratelli d'Italia
L'inchiesta è frutto di un lavoro lungo due anni, partito nel 2019 con un inviato del sito "infiltrato" in gruppi neofascisti, attraverso i quali è arrivato a incrociare Roberto Jonghi Lavarini, la candidata alle Comunali di Milano Chiara Valcepina e appunto Fidanza. L'incontro con quest'ultimo avviene a un aperitivo elettorale di Valcepina, al quale viene invitato anche l'inviato di Fanpage che si è presentato come esponente di una società finanziaria che potrebbe finanziare la campagna elettorale. La questione è che si vorrebbe fare in "black", cioè in nero. “Abbiamo trovato tramite il nostro presidente di circolo che è commercialista una serie di lavatrici", è la frase incriminata, che certificherebbe la volontà di finanziare la campagna senza rendicontare.
Nel corso del servizio, inoltre, si fa riferimento a serate con saluti romani e vari episodi di apologia di fascismo. Nel mirino anche Paolo Berizzi, il giornalista di Repubblica sotto scorta per le minacce dei neonazisti. Al momento della foto di rito da pubblicare sui social, Fidanza inviterebbe tutti a dire "Berizzi" al posto del classico "cheese", sbeffeggiando di fatto il cronista.
Meloni: "Vedere tutto il girato"
A stretto giro è arrivato il commento della leader di FdI Giorgia Meloni che tramite una nota ufficiale i fa sapere di aver chiesto a Fanpage il registrato integrale "senza tagli o manomissioni", "in modo da poter valutare compiutamente eventuali responsabilità di esponenti di FdI proprio in ragione delle loro posizioni incompatibili con quelle del nostro movimento".
"Non ce ne vogliano Piazza Pulita o Fanpage ma non ci sentiamo sereni nel valutare i nostri dirigenti esclusivamente sulla base di filmati montati e fatalmente trasmessi a poche ore da un'importante tornata elettorale. Non prenderemo per oro colato quanto riportato con il palese intento di infangare la nostra onorabilità. Verificheremo i fatti nella loro interezza e, se necessario, prenderemo provvedimenti commisurati alle eventuali oggettive responsabilità, come abbiamo sempre fatto".
Fidanza si autosospende
Intanto Fidanza, travolto dalle critiche, ha deciso di autosospendersi, spiegando le motivazioni in una nota:
"Non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari e non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita. Ho comunque deciso di autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali".
La Procura apre un'indagine
Nel pomeriggio di oggi, dopo il bailamme mediatico, la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta con le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio per far luce sulla vicenda.
La questione Lombardia
La vicenda, dopo la trasmissione di Corrado Formigli andata in onda ieri sera, ha scatenato comprensibilmente il finimondo. La vicenda coinvolge anche la Lombardia, come ha sottolineato il capogruppo in Consiglio regionale del Pd Vinicio Peluffo:
"Basta prendersi 15 minuti di tempo per guardare il video realizzato da Fanpage.it, prima puntata di una "serie" chiamata Lobby Nera, per rimanere sgomenti. Si parla di Fratelli d'Italia e di nomi noti a tanti. Fidanza, tra gli altri, spiega anche come funzioni il metodo "lavatrici" per riciclare denaro utile a finanziare una campagna elettorale.
Roberto Jonghi Lavarini ne parla come di un sistema ben rodato e, al minuto 10:05, parlando di soldi in nero, dice "anche in Regione Lombardia gliene ho portati, ho condotto più operazioni del genere di puro contante".
Elezioni al veleno
Un duro colpo per Fratelli d'Italia alla vigilia del voto che vedrà coinvolte - tra le altre - Milano, Roma, Napoli, Bologna e Torino, oltre alla Regione Calabria. Ma il partito di Giorgia Meloni è in "buona compagnia". Negli ultimi giorni la Lega è stata travolta dal caso Morisi, con cessione di droga e festini con escort, mentre proprio giovedì 30 settembre il centrosinistra ha incassato la pesantissima condanna a 13 anni e due mesi per l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano per una gestione irregolare dell'accoglienza.
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