NESSUNA TOLLERANZA

Il Comune di Como non abbassa la guardia sui "buttadentro": oltre 2mila euro di sanzioni sul lungolago

Como non intende abbassare la guardia sugli assedi verbali che disturbano la passeggiata e scoraggiano i potenziali clienti

Il Comune di Como non abbassa la guardia sui "buttadentro": oltre 2mila euro di sanzioni sul lungolago
Pubblicato:

La lotta del Comune di Como e delle forze dell’ordine contro i cosiddetti buttadentro non si ferma. Nella mattina di ieri, martedì 12 agosto, a partire dalle 9, un’operazione congiunta tra la Polizia di Stato – Sezione Acque Interne – e la Polizia Locale ha portato a nuove sanzioni per l’esercizio abusivo di promozione dei servizi di taxi boat.

Nove i verbali elevati, per un totale di 2.250 euro, durante tre ore di controlli sul lungolago, nell’area compresa tra il Pontile di Sant’Agostino e i giardini a lago di viale Mafalda di Savoia.

L'operazione sul lungolago

Come riportato da Prima Como, A finire nel mirino delle pattuglie, supportate da agenti in borghese, cinque procacciatori di clienti – un 40enne albanese, un 35enne afgano, una 42enne brasiliana, un 23enne e una 21enne italiani – e quattro titolari di imprese per cui lavoravano. In un caso, uno dei “buttadentro” era anche socio unico della propria azienda.

L’intervento rientra nell’applicazione dell’articolo 27 del Regolamento di Polizia Urbana, che vieta in modo esplicito l’adescamento dei passanti per proporre servizi turistici, giri in barca, o l’ingresso in ristoranti e locali. La norma, fortemente voluta dall’amministrazione Rapinese, mira a tutelare il decoro e la fruibilità degli spazi pubblici, fissando regole chiare: le informazioni possono essere fornite solo se è il cliente a fermarsi, mentre è vietato ogni approccio attivo.

Como non abbassa la guardia

Il fenomeno dei buttadentro, diffuso in molte città d’arte italiane ed europee – dai Navigli di Milano al Quartiere Latino di Parigi – è spesso percepito dai cittadini e dai turisti come una forma di molestia. In alcuni casi si tratta di veri e propri assedi verbali che disturbano la passeggiata e finiscono per generare l’effetto opposto a quello desiderato: scoraggiare i potenziali clienti.

A Como, oltre al settore della ristorazione, il problema riguarda soprattutto i taxi boat: sebbene tutti gli operatori abbiano regolare licenza, la concorrenza spinge alcuni a cercare clienti direttamente in strada, violando le regole comunali. Proprio per scoraggiare queste pratiche, Palazzo Cernezzi ha quintuplicato le sanzioni, passate da 50 a 250 euro per singola violazione.

Nuova raffica di multe ai "buttadentro" di Como: 2mila euro di sanzioni sul lungolago
Il fenomeno dei buttadentro è spesso percepito dai cittadini e dai turisti come una forma di molestia

Non tutti gli operatori vedono il provvedimento come una minaccia: molti, al contrario, appoggiano i controlli, sostenendo che il rispetto delle regole garantisca un’immagine migliore del lago e un clima più sereno sia per chi lavora sia per chi visita la città.

Intanto, sul lungolago, la linea del Comune resta chiara: nessuna tolleranza per chi “tira per la giacchetta” i passanti. E le multe di ieri sono solo l’ennesimo segnale che, sul fronte dei buttadentro, Como non intende abbassare la guardia.