EX MINISTRO AL CONTRATTACCO

Maria Rosaria Boccia interrogata per 4 ore in Procura a Roma dopo l'esposto di Sangiuliano

Inizialmente accusata di violenza o minacce a corpo politico, Boccia si trova ora a rispondere dell’accusa di stalking. Sulla ferita alla testa dell'ex ministro: "Non c'entro, caduta accidentale"

Maria Rosaria Boccia interrogata per 4 ore in Procura a Roma dopo l'esposto di Sangiuliano
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Un lungo faccia a faccia con i magistrati della Procura di Roma, il primo dall’avvio dell’indagine, ha visto protagonista l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. L’interrogatorio, durato oltre quattro ore, si è svolto nell’ambito dell'inchiesta nata dall’esposto presentato dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e ha portato alla riformulazione delle accuse nei confronti della 41enne.

Le nuove contestazioni a carico di Maria Rosaria Boccia

Inizialmente accusata di violenza o minacce a corpo politico, Boccia si trova ora a rispondere dell’accusa di stalking. Resta invece confermato il reato di lesioni, a cui si aggiungono ulteriori contestazioni: interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e false dichiarazioni in un curriculum utilizzato per l'organizzazione di eventi.

Sangiuliano, ferita alla testa

L’imprenditrice ha varcato i cancelli della cittadella giudiziaria di Roma alle 14 di giovedì 13 marzo 2025, ha successivamente lasciato la struttura alle 19, senza rilasciare dichiarazioni alla stampa. Il suo legale si è limitato a confermare la piena collaborazione della sua assistita, affermando che "ha risposto a tutte le domande fornendo risposte circostanziate". Durante l’interrogatorio, condotto dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, è stata affrontata anche la vicenda della ferita alla testa riportata da Sangiuliano. Boccia ha negato qualsiasi responsabilità, sostenendo che il taglio sulla fronte dell’ex ministro fosse il risultato di una caduta accidentale.

Le perquisizioni e l'analisi dei dispositivi sequestrati

L’incontro con i magistrati è avvenuto a mesi di distanza dalle perquisizioni condotte nella sua abitazione a Pompei. I carabinieri, su disposizione della Procura, avevano sequestrato il cellulare, il computer e i cosiddetti "occhiali smart" utilizzati per effettuare riprese all’interno della Camera dei Deputati. L’analisi forense di questi dispositivi ha richiesto un lungo e complesso lavoro investigativo, che ha determinato il ritardo nell’interrogatorio dell’imprenditrice.

L’indagine è scaturita dall’esposto presentato da Sangiuliano poche settimane dopo la controversia legata alla mancata nomina della Boccia come consigliera del Ministero della Cultura. Un caso che ha avuto conseguenze rilevanti, portando all’apertura di un fascicolo anche nei confronti dell’ex ministro, accusato di peculato e rivelazione di segreto d’ufficio.

L’esposto di Sangiuliano e i dettagli dell’inchiesta

L’ex ministro è stato ascoltato dagli inquirenti nei mesi scorsi, fornendo un esposto dettagliato di una dozzina di pagine in cui ha ricostruito la sua relazione con Boccia, iniziata nel maggio 2024. Fra le prove presentate ai magistrati figurano anche documenti e post pubblicati dall’imprenditrice sul suo profilo Instagram.

Post di Boccia

Secondo gli inquirenti, Boccia avrebbe esercitato pressioni tali da compromettere la figura politica e istituzionale di Sangiuliano con l'obiettivo di ottenere la nomina a consulente per i Grandi Eventi, un incarico di diretta collaborazione con il ministro. Tra le azioni contestate figurano la diffusione non autorizzata di fotografie private, immagini modificate all’interno del Ministero, e la divulgazione graduale e frammentaria di informazioni sui social e ai media, sempre lasciando intendere di possedere ulteriori notizie compromettenti per Sangiuliano.

L’episodio di Sanremo e l’accusa di lesioni aggravate

Un altro punto chiave dell’indagine riguarda un episodio avvenuto a Sanremo nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2024. Secondo la denuncia, Boccia avrebbe aggredito fisicamente l’ex ministro, colpendolo alla testa e provocandogli una ferita, successivamente fotografata dallo stesso Sangiuliano. Questo episodio ha portato all’aggiunta del reato di lesioni aggravate tra le accuse mosse nei confronti dell’imprenditrice.

L’indagine prosegue e gli sviluppi futuri dipenderanno dagli esiti dell’analisi dei dispositivi sequestrati e dalle ulteriori valutazioni dei magistrati.

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