Firenze vieta le keybox, simbolo degli affitti brevi e sfodera un piano contro l'overtourism
La città inoltre, fa sapere la sindaca Sara Funaro, chiederà anche una norma nazionale affinché la città possa essere sempre più tutelata
Firenze dichiara guerra alle keybox: divenute ormai il simbolo degli affitti brevi in città. Sono piccole scatoline dotate di lucchetto all’interno delle quali vengono riposte le chiavi d’ingresso agli appartamenti messi in affitto sui vari portali. Servono per consentire ai turisti di effettuare il check-in fai da te in una modalità utilizzata dai locatori privati per azzerare i costi di gestione.
Ma le grandi città iniziano ad armarsi contro l'overtourism e il dilagare degli affitti brevi. Il capoluogo toscano si munisce di un piano per migliorare la qualità della vita dei residenti e porre le basi per un modello di turismo sostenibile.
Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Firenze: stop a keybox e overtourism
Un piano per una Firenze città vivibile in 10 punti. Questo quanto approvato dalla Giunta comunale del capoluogo toscano nella mattina di martedì 12 ottobre 2024. Una delibera dall'oggetto "Misure per la gestione dell’impatto fisico, sociale e ambientale del turismo nella Città di Firenze" che prenderà il via ufficialmente dal 2025. La città inoltre, fa sapere la sindaca Sara Funaro, chiederà anche una norma nazionale affinché la città possa essere sempre più tutelata.
Come riporta Prima Firenze, si tratta di un piano che arriva alla vigilia del G7 del turismo e proprio nel bel mezzo della protesta contro le keybox, ricoperte di adesivi nei giorni scorsi da alcuni manifestanti infuriati per l'overtourism.
Le pulsantiere utili ai turisti per prendere le chiavi della propria camera senza bisogno della presenza fissa dell'host non potranno più essere posizionate fuori dai portoni dell'area Unesco e quelle presenti saranno rimosse ma potranno soltanto trovarsi all'interno degli androni. Una manovra già sperimentata in Italia dalla ligure Camogli, in Francia a Parigi e persino a New York.
"Si tratta di una questione di decoro ma anche di sicurezza - ha spiegato la sindaca Sara Funaro -. Senza la presenza fisica dell'host all'arrivo dei turisti nessuno può verificare quanti ospiti effettivamente entrino nel locale affittato".
I 10 punti del piano
Di seguito ecco i 10 punti del piano per un turismo sostenibile a Firenze elencati anche dalla stessa sindaca Funaro sulla propria pagina Facebook. In maniera stringata ma diretta, si possono così riassumere i provvedimenti futuri. Tra i più interessanti vi è senza dubbio il divieto di utilizzo delle keybox - anche quelle già installate - e quello degli altoparlanti, così come l'adozione di criteri per limitare le attività di locazione turistica breve.
- Divieto di utilizzo delle keybox e adozione di criteri, indirizzi e limiti per le attività di locazione turistica breve
- Limiti a veicoli atipici per servizi turistici (tra cui golf car)
- Divieto di utilizzo di amplificatori e altoparlanti per le guide turistiche
- Criteri comuni per l’esposizione del Codice Identificativo Nazionale (CIN)
- Implementazione dei controlli
- Campagne di comunicazione sul turismo sostenibile
- Collaborazione con le principali piattaforme OTA (Online Travel Agencies)
- Tavolo di lavoro permanente con i principali stakholders pubblici e privati
- Istituzione di una cabina di regia per le politiche sul turismo
- Implementazione della Dashboard Turistica
Mosse utili a tutelare una città che solo nel 2023 ha avuto oltre 10 milioni di presenze turistiche con circa 12-13 mila locali per gli affitti brevi. Da tempo i cittadini si lamentano del cosiddetto "overtourism" e di come il centro storico di Firenze non sia più in grado di sopportare le folle di turisti che ogni giorno riempiono le vie della città, senza contare gli enormi mezzi su cui viaggiano. La Giunta prova a dare una svolta con un nuovo piano verso il turismo sostenibile.
Overtourism: proteste e riflessioni anche a Como e Verona
Ma il tema del turismo divenuto insostenibile, soprattutto per i residenti, è sentito in tutto il Belpaese.
In Lombardia, per esempio, è Como mania. Non solo George Clooney e gli (ormai) ex Ferragnez. Il turismo in riva allo splendido lago lombardo è ormai sempre più internazionale. Alberghi top, case vacanza cresciute del 7.500%. Ma l'importante richiesta necessita anche un'adeguata struttura ricettiva: i colleghi di ComoZero hanno intervistato, sul tema, Fabio Dadati, imprenditore nel settore alberghiero che ipotizza un patto tra aziende, scuole, sindacato con la Camera di Commercio a fare da garante per un turismo sostenibile. Nessun cenno, al momento, circa l'opportunità di inserire un ticket per il turismo giornaliero, sul modello veneziano.
Nell'agosto 2024, Verona è stata protagonista di una protesta contro il fenomeno del turismo di massa: per le vie della città, su lampioni, portoni e mura, sono stati affissi adesivi di denuncia.
Sono comparsi adesivi gialli con un chiaro avvertimento: “Tourist Go Home”, ovvero “Turista vai a casa”, accompagnato dalla frase dialettale veronese “semo alle asse”, e “Stop Airbnb”.
Dalla Spagna erano arrivati idealmente anche fino a Venezia, lo scorso luglio 2024, i getti delle pistole ad acqua che i residenti di Barcellona hanno rivolto ai visitatori della città per manifestare contro il sovraffollamento.
Continuate a votare a sinistra, mi raccomando.