Neonati sepolti a Traversetolo, l'interrogatorio di Chiara e le intercettazioni dei genitori: "Così si va in galera"
In questa vicenda dai contorni horror, si aggiunge l'enorme tristezza della veglia, organizzata negli scorsi giorni per ricordare i due neonati, disertata dal paese
Chiara Petrolini, la 21enne arrestata dopo la morte dei suoi due neonati, partoriti a circa un anno di distanza e trovati sepolti nel giardino della sua villetta a Traversetolo in provincia di Parma, è stata interrogata in due occasioni, alla fine di agosto e il 10 settembre 2024.
Nell'interrogatorio dello scorso 10 settembre ha descritto il momento in cui ha partorito:
"Ho provato a scuoterlo, non respirava e l'ho messo nel giardino". A riportare le sue dichiarazioni è la Gazzetta di Parma.
I genitori della giovane, intercettati, sarebbero stati inconsapevoli dell'orrore e avrebbero commentato: "Così si va in galera".
Chiara Petrolini: l'interrogatorio
Chiara ha raccontato agli inquirenti di aver partorito "in casa, di notte e senza assistenza. Nella sua cameretta".
Il primo neonato sarebbe nato il 12 maggio 2023, anche se non ne ricorderebbe con esattezza la data. Petrolini ha inoltre ammesso di aver "tagliato il cordone ombelicale" del piccolo subito dopo la nascita, un elemento che, secondo gli investigatori, potrebbe aver causato un’emorragia, ipotesi legata anche alla morte del secondo bambino, nato ad agosto del 2024.
Secondo gli investigatori, coordinati dalla Procura di Parma, in base a vari riscontri quel primo bimbo sarebbe venuto alla luce il 12 maggio 2023, ma Chiara - quando le viene chiesto quando è avvenuto il parto - dice di non ricordare. La giovane è indagata per omicidio volontario anche in relazione al primo figlio.
Nell'interrogatorio di agosto, dopo il primo ritrovamento di cadavere, sul secondo bimbo da lei partorito Chiara dice: "Aveva gli occhi aperti, ma non emetteva suoni".
La giovane ha negato di aver indotto entrambi i parti, nonostante le ricerche sul tema effettuate dal cellulare.
La reazione dei genitori
Quando la notizia del ritrovamento dei due corpicini travolge la sua famiglia, i genitori nelle intercettazioni - riporta sempre la Gazzetta di Parma - avrebbero rivelato la loro inconsapevolezza:
"Cosa hai fatto? Sei stata tu? Così si va in galera"
La veglia deserta
In questa vicenda dai contorni horror, si aggiunge l'enorme tristezza della veglia, organizzata negli scorsi giorni nella chiesa di Traversetolo per ricordare i due neonati, disertata dal paese.
All'iniziativa religiosa, aperta a tutta la comunità, ha preso parte anche il vescovo di Parma Enrico Solmi. Il prete di Traversetolo era deluso nel vedere la chiesa vuota:
"Mancavano i giovani, tranne alcuni. Mancavano soprattutto le ragazze: nessuna coetanea della mamma è intervenuta. E a parte qualche frequentatore abituale, mancavano le famiglie. Soprattutto era completamente assente la società civile".
Le parole del fidanzato
La studentessa al secondo anno di Scienze della formazione ha maturato il disegno di "portare avanti la gravidanza con l’obiettivo di sopprimerlo", ha spiegato il procuratore capo di Parma. La sua psicologia, al momento rimane un mistero.
Quando viene interrogata la prima volta Petrolini nega di essere la madre del bimbo trovato in giardino dalla nonna il 7 agosto. Così come di far uso di alcool e marijuana. Solo dopo l’esame del Dna e la visita ginecologica ammette in parte. Ma in parte continua a mentire:
"(Dopo aver partorito) ho perso i sensi. L’ho trovato morto".
Per tutto il parto guarda video che le sono serviti da guida. Dopo aver seppellito il bimbo ha cercato "Quanto puzza un cadavere" sul web.
Il tribunale del Riesame di Bologna ha accolto l'appello della Procura di Parma che chiedeva il carcere e non i domiciliari per l'accusata. Non è però esecutiva, ma resta sospesa come sempre avviene in questi casi: bisogna attendere prima il deposito delle motivazioni e poi l'esito dell'eventuale, ma praticamente certo, ricorso della difesa in Cassazione. Non succederà prima di almeno un paio di mesi.
Il fidanzato di Chiara, Samuel, ignaro delle gravidanze e dell'orrore a cui sono andati incontro i suoi figli, ha rilasciato una lunga intervista a Le Iene:
"Non riesco a spiegarmi come sia successo. Lei diceva che prendeva la pillola. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me. Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: "Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati". Per me era tutto strano, non lo collegavo a lei. Poi mi hanno chiamato i carabinieri. Tutt'ora fatico a realizzare".
Il ragazzo aggiunge ancora: "Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l'ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto. Ci teneva al giudizio di tutti, infatti rigava dritto. Non c’era mai qualcosa fuori posto nella sua vita. Per il secondo bambino invece penso che l’abbia voluto fare. Avrà pensato che nessuno se ne era accorto, che non l’avrebbero scoperta e l’ha rifatto".
Neonata morta al night club
Mentre gli inquirenti cercano di mettere insieme tutte le tessere di questo inquietante mosaico, un'altra vicenda simile arriva dalla provincia di Padova. Una neonata è stata trovata morta negli appartamenti sopra un night club di Piove di Sacco. La madre, una spogliarellista che lavorava nel locale, è stata arrestata con l'accusa di infanticidio.
Secondo le prime ricostruzioni, Melissa Russo, 29 anni, avrebbe annegato la bimba appena partorita nel water.