qualcuno l'ha aiutata?

Arrestata Chiara Petrolini: accusata di aver ucciso i suoi due neonati per poi seppellirli in giardino

Confermata la doppia maternità: anche il primo bimbo, partorito e sepolto nel 2023, era figlio della 22enne

Arrestata Chiara Petrolini: accusata di aver ucciso i suoi due neonati per poi seppellirli in giardino
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I carabinieri hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di Chiara Petrolini, la giovane di 22 anni accusata di aver tolto la vita a due neonati, a distanza di un anno l’uno dall’altro, subito dopo averli messi al mondo nella sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma.

Chiara a New York dopo il parto

Cinque persone sarebbero state interrogate dagli investigatori per cercare di chiarire i dettagli del caso. Le forze dell'ordine stanno cercando di stabilire se Chiara abbia ricevuto aiuto da qualcuno, se abbia assunto farmaci e in che modo li abbia ottenuti.

Neonati sepolti
Il giardino degli orrori

Online avrebbe cercato informazioni su "come procurarsi l'ossitocina" e su metodi per abortire. Su questo punto, gli inquirenti intendono nuovamente interrogare le sue amiche, le quali finora hanno dichiarato di ignorare che la ragazza fosse incinta.

Gli esami effettuati sul primo corpicino, quello del neonato partorito nel 2023, hanno confermato si trattasse - anch'esso - figlio di Petrolini.

Traversetolo: misura cautelare per la mamma 22enne

Al momento la giovane risulta ai domiciliari. Secondo quanto emerso, Chiara Petrolini sarebbe indagata anche per la morte del secondo neonato, di cui sono state rinvenuta solamente le ossa. Anch'esso sepolto nel giardino di casa nel 2023. Gli esami hanno confermato la doppia maternità.

I resti erano stati affidati al Ris di Parma, per l'estrazione e la comparazione del Dna, mentre le analisi medico legali sono affidate al laboratorio di antropologia e odontologia forense dell'Università degli studi di Milano.

Le pesanti accuse: "Tutti sapevano, la nonna lo raccontava al bar dove lavora"

"La polvere si mette sotto i tappeti. Conosco la mamma del padre del bambino, lo sapeva benissimo. Nel periodo di Pasqua la signora era arrabbiata perché aveva la ragazza incinta "ancora". E questa cosa l'ha detta al bar a tutti".

RAI GR 1 LA TESTIMONIANZA DELLA CITTADINA

Sono pesantissime le accuse di una cittadina di Traversetolo ai microfoni Rai, la signora sostiene che regni un velo di ipocrisia sulla vicenda ma che, la verità, sia ben diversa e che in molti sapessero.

La nonna paterna ha sempre negato di essere a conoscenza delle gravidanze, asserendo che né lei, né suo figlio - ovvero il giovane padre dei neonati - sapessero nulla.

La villetta degli orrori

Al momento l'unica indagata risulta essere Chiara Petrolini ma, come emerge, si cerca di capire se vi siano stati eventuali "complici" in questa vicenda degli orrori.

Oltre ai genitori ci sono anche due amiche della 22enne. Una delle due studia ostetricia. Ha raccontato di essersi insospettita dopo una strana conversazione con l'amica. Ma anche di non aver colto alcun segnale che facesse pensare a una gravidanza. Gli investigatori stanno verificando le sue affermazioni. Non è escluso che chiedano di poter indagare sui supporti informatici.

La lesione al cranio del neonato

I medici hanno certificato l’esistenza di un segno derivato da un colpo alla testa del secondo neonato, partorito il 7 agosto 2024 e sepolto in giardino il giorno prima di partire per New York. Potrebbe essere stato dato volontariamente. E questo aggraverebbe di molto la posizione di Petrolini. Ma potrebbe anche essere l’esito dell’urto contro una mattonella mentre veniva seppellito in giardino.

Ris al lavoro nel giardino degli orrori

La giovane sostiene che il piccolo fosse nato morto, circostanza smentita dall'autopsia: c'era aria nei polmoni, il bimbo aveva pianto.

Circa la dinamica, invece, del primo parto, avvenuto un anno fa, sono ancora molti i punti da chiarire.

Cosa ha detto il procuratore di Parma

In mattinata il procuratore D'Avino di Parma ha parlato con i giornalisti in una conferenza stampa, riassumendo quello che si conosce al momento sulla vicenda:

"Ci troviamo di fronte a un fatto drammatico che suscita veramente sgomento. Per due bambini che non hanno potuto vedere il mondo. Sgomento per la famiglia della ragazza. Sgomento per un giovane, il fidanzato, che suo malgrado ha dovuto rinunciare alla paternità senza sapere nulla. Sgomento anche per la ragazza che appare difficilmente decifrabile che da oggi dovrà prendere maggiore coscienza di quello che è stato e di quello che sarà di lei".

Poi il procuratore ha ricostruito un po' la storia:

"Chiara aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto, e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa terribile realtà. Cercava come mantenere nascosta la gravidanza, come indurre o accelerare il parto, quali relazioni vi siano tra rottura delle acque, travaglio e parto e quali condotte tenere per cagionare, o favorire, un aborto".

"Il bambino era nato vivo: aveva eseguito atti respiratori validi. La morte è dovuta ad uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale in assenza di una adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali, dal momento che il taglio del cordone ombelicale con mancata occlusione meccanica delle sue due arterie e della sua vena che ha determinato un profuso sanguinamento con anemizzazione repentina e decesso del neonato, è emerso dall'autopsia sul corpo del secondo neonato ritrovato".

 

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