da prima padova

Il murale vandalizzato di Paola Egonu riporta in auge il tema dello ius soli: apertura da Forza Italia

Dopo il brutto episodio di matrice razzista la politica nazionale si è scatenata: le opposizioni tornano alla carica sul nodo cittadinanza

Il murale vandalizzato di Paola Egonu riporta in auge il tema dello ius soli: apertura da Forza Italia
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Il murale vandalizzato della pallavolista padovana Paola Egonu - fresca di oro olimpico nel volley - ha scatenato reazioni ad ampio raggio anche nella politica nazionale. Facendo emergere evidenti fratture nella maggioranza.

L'opera originale

Significativo il bipolarismo di una Lega sempre più scissa internamente sui temi dell'integrazione, con un pezzo da novanta come il governatore veneto Luca Zaia che non esita a condannare il vandalismo di matrice razzista che pone l'accento sul colore della pelle dell'atleta italiana. Mentre, come è noto, Matteo Salvini punta molto (se non tutto) sull'astro nascente Roberto Vannacci, noto per aver sottolineato i tratti somatici di Egonu come non afferenti ai canoni di italianità. E a poco è valso il suo endorsment a seguito del trionfo parigino delle azzurre.

Opera vandalizzata

L'episodio ha aperto un varco nella politica, le opposizioni tornano a porre in primo piano il tema dello ius soli. E se la Lega resta granitica sul "no" ad eventuali modifiche della legge del '92, Forza Italia -nella maggioranza di Governo l'elemento sicuramente più progressista ed europeista - non chiude la porta.

Vandalizzato il murale dedicato a Egonu

La nuova opera della street artist Laika realizzata a Roma e dedicata a Paola Egonu, la padovana originaria di Cittadella e vincitrice dell'oro olimpico nel volley alle olimpiadi di Parigi 2024, è stata deturpata.

Come racconta Prima Padova, intitolata "Italianità", l'installazione davanti alla sede del CONI di Viale Tiziano a Roma raffigura la pallavolista olimpica Paola Egonu che schiaccia un pallone con la scritta: “Stop razzismo, odio, xenofobia, ignoranza”.

Realizzata non solo per celebrare il trionfo olimpico della nazionale femminile di pallavolo, ma anche per promuovere la lotta contro l'odio e il razzismo. Lo scorso 12 agosto 2024 alcuni vandali - ancora ignoti .- hanno cancellato il volto della giocatrice e hanno sostituito il nero, il colore della pelle della pallavolista figlia di genitori di nazionalità nigeriana, con il rosa.

C'è stato chi ha preso un pennarello ed è andato direttamente sul luogo per cancellare quell'atto vandalico e ripristinare l'opera iniziale.

Le reazioni politiche

Silenzio dalla diretta interessata, Paola Egonu.

Paola Egonu
Paola Egonu, Sanremo

Mentre la politica nazionale si è scatenata sul tema.

Per l'opposizione, fra i tanti, ha parlato la leader del PD, Elly Schlein:

"Il razzismo fa schifo e va contrastato. Per noi chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza. Solidarietà a Paola Egonu e a tutte le atlete della nazionale di volley, orgoglio italiano".

Il segretario del Pd Elly Schlein
Elly Shlein

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è stato ancora più netto:

"L'atto di vandalismo sull'opera che ritrae Paola Egonu è semplicemente una vergogna, un vile insulto a una grande italiana che ha portato in cima al mondo i colori del nostro Paese e a un'artista impegnata contro la xenofobia. È triste constatare come nel 2024 ci siano ancora razzisti prigionieri della propria ignoranza che pensano di poter riportare indietro le lancette della storia. Dobbiamo essere sempre vigili a stroncare sul nascere ogni vigliacco tentativo di questo tipo".

Per il Governo il primo a parlare è stato il vicepremier e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani:

"Voglio esprimere solidarietà a Paola Egonu e lo sdegno più totale per questo grave gesto di becero razzismo". "Il mio impegno contro ogni forma di discriminazione è massimo, soprattutto per sensibilizzare i più giovani su episodi come questo. Forza Paola sei il nostro orgoglio", ha scritto su "X" Tajani.

Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani
Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani

La condanna del governatore leghista Luca Zaia:

"Esprimo con assoluta determinazione la mia condanna per il gesto ignobile che ha deturpato il murale dedicato a Paola Egonu, un’icona dello sport nazionale e motivo di grande orgoglio per tutto il Veneto. Questo atto di vandalismo non rappresenta solo un attacco alla persona, ma colpisce tutti noi e i valori di rispetto che sono alla base della nostra comunità. I campioni si onorano, non si imbrattano. A chi si è macchiato di questo gesto riprovevole, è bene ricordare che non c'è posto per l'intolleranza e l'inciviltà. Chiedo che si indaghi con celerità su questo episodio affinché i colpevoli, che si fanno forti dietro l’anonimato, siano individuati”.

Torna in primo piano il tema dello ius soli

Le opposizioni hanno colto la palla al balzo per riportare in primo piano la necessità di intervenire sull'attuale legge che disciplina l'acquisizione della cittadinanza italiana. L'episodio, infatti, riaccende i riflettori sul tema e le opposizioni tornano in pressing affinché si modifichi la legge del '92.

Sulle soluzioni da adottare manca al momento una strategia comune: in Parlamento, da inizio legislatura, sono state presentate una ventina di proposte di legge che affrontano il tema della cittadinanza ad ampio spettro, compresa una 'stretta' - a firma FdI - sui cosiddetti "matrimoni fraudolenti" celebrati al solo scopo di diventare cittadini italiani. Tra le opzioni in campo si spazia dallo ius soli allo ius scholae, fino allo ius culturae e lo ius soli 'temperato'.

No della Lega a qualsiasi modifica:

"È l'integrazione che deve portare la cittadinanza, non il contrario. Queste Olimpiadi hanno dimostrato che lo ius soli non serve. Paola Egonu e Myriam Sylla hanno ottenuto la cittadinanza rispettivamente a 15 e 16 anni. Oggi la legge prevede questo e in Europa non c'è un paese che applichi lo ius soli come lo intende la sinistra", dichiara Luca Toccalini, segretario del movimento giovanile.

Il sottosegretario all'Interno, il leghista Nicola Molteni, aveva già messo in chiaro:

"Con la Lega al governo non ci sarà mai lo ius soli, una bandierina ideologica e di propaganda della sinistra. La legge sulla cittadinanza c'è, funziona, non va cambiata".

Agli antipodi la leader del Pd Elly Schlein e il segretario di Più Europa Riccardo Magi, entrambi convinti che sia ormai maturo il tempo per lo ius soli. In linea con questa filosofia anche il capogruppo di Azione Matteo Richetti, secondo il quale "oltre a condannare l'ennesimo atto di vandalismo, razzismo e discriminazione inaccettabile, dovremmo iniziare a condividere il fatto che se non affermiamo con forza il principio, anche con una legge, che chi è nato in Italia è italiano, questo Paese non vedrà mai un processo di integrazione e rispetto veri".

Favorevoli ad affrontare la questione anche Avs, Italia viva e Movimento 5 stelle.

Tiriamo le somme: contrari a rivedere la normativa sulla cittadinanza, oltre alla Lega, anche Fratelli d'Italia. Ma Forza Italia, terza forza di Governo, potrebbe stupire. Meno tranchant la posizione di Tajani che suggerisce un'evidente apertura, in netto contrasto con i colleghi sovranisti:

"L’effetto di automatismo dello Ius Soli non ci piace. Ma rivedere la normativa per una cittadinanza più agevole, velocizzando le procedure, credo che in questo senso una riforma si possa fare", spiega il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin.

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