Portofino chiusa per matrimonio: la perla della Liguria diventa il parco giochi dei miliardari indiani
Non manca lo sdegno: "Affittare: come se fosse un appartamento privato, da cui si può decidere di cacciare tutti i non invitati"
Può uno dei luoghi più famosi, ammirati e iconici del nostro Paese trasformarsi nel parco giochi di due miliardari indiani? La risposta è sì, quantomeno a giudicare da quanto accaduto pochi giorni fa a Portofino, dove la perla della Liguria è stata chiusa per la festa di pre-matrimonio di Anant Ambani e Radhika Merchant.
Portofino chiusa per matrimonio
Da mesi, infatti, la coppia girando il mondo per festeggiare il matrimonio che verrà (e chissà cosa succederà quel giorno).
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E così sabato 1 giugno 2024 la loro crociera, dopo Palermo, ha toccato Portofino, letteralmente blindata per loro.
Il figlio del magnate indiano Mukesh Ambani - patron della Reliance Industries Limited che secondo Forbes vale 119 miliardi di dollari - da marzo sarebbe in viaggio per i festeggiamenti delle sue faraoniche nozze, ha scelto le bellezze italiche come tappa obbligata. Non sono mancati i disagi, con il borgo totalmente blindato dai due rampolli che lo hanno, di fatto, noleggiato per la festa, con tanto di esibizione di Andrea Bocelli.
L'accusa dello storico dell'arte
Sdegno di Giacomo Montanari, storico dell'arte e coordinatore del tavolo della Cultura del Comune di Genova, che critica l'entusiasmo del sindaco di Portofino Matteo Viacava che aveva comunicato di "accogliere con entusiasmo la proposta presentata dagli organizzatori di questo evento unico".
"Vogliono vendere la Badia di Tiglieto con l’esplicito desiderio di farci un megaresort per super ricchi, se no perché citare un possibile eliporto tra i potenziali “upgrade”, e ci stracciamo giustamente le vesti, ma tutto sommato ci sembra accettabile se non addirittura un 'grande successo', per citare il sindaco, affittare un intero paese-simbolo situato in un'area parco protetta come Portofino per una festa privata" è il commento di Montanari affidato ai social.
E ancora:
"Affittare: come se fosse un appartamento privato, da cui si può decidere di cacciare tutti i 'non invitati'. Via, fuori, la piazzetta, i locali, le strade, lo spazio pubblico sono, per fortuna, pro tempore, di proprietà di qualcun altro, che può e anzi deve sbattervi fuori solo in virtù del fatto che essendo molto ma molto più ricco di voi si sente in diritto di fare esattamente ciò che gli pare e come gli pare. Signori miei, non vi sembra un po’ troppo? Non vi sembra che si stia esagerando?".
I rampolli e il programma
I media e i social indiani stanno seguendo l'evento con eccitazione. Molti degli ospiti anche in quest'occasione fanno parte del gotha di star di Bollywood, celebrità, atleti, artisti, business tycoons ed esponenti della politica internazionale. L'invito prevedeva una prima sosta a Palermo, seguita da una tappa a Roma effettuata il 30 maggio, con un toga party “on board” la stessa sera, una visita a Cannes il 31, con un after-party dal titolo “Pardon my french” e un ultimo giorno a Portofino, dove tutti i ristoranti sono stati prenotati dagli Ambani dalle 5 del pomeriggio, con un gran finale sulla piazzetta chiamato “La Dolce Vita” con dress code suggerito “Italian Summer”.
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Ma c'è la guerra ai "cafoni" dei selfie
A proposito di gente comune, nel 2023, il sindaco Viacava aveva emesso un'ordinanza che aveva fatto discutere. L’obiettivo era di prevenire il sovraffollamento da selfie nelle zone più iconiche di Portofino. Le sanzioni andavano dai 65 ai 275 euro, imposte a chiunque si attardasse nelle due “zone rosse” anti affollamento, istituite nel centro cittadino, dalla mattina alle 18. Le limitazioni riguardavano la famosa Piazzetta sul mare, circondata dalle caratteristiche abitazioni pastello e sormontata dal promontorio, e il molo Umberto primo. Due zone particolarmente amate dai turisti.
Era ovviamente possibile transitare normalmente e anche fermarsi per qualche secondo, ma non era concesso stazionare più a lungo.
In seguito alle polemiche il primo cittadino aveva chiarito:
"L'ordinanza vieta per questioni di sicurezza, gli assembramenti in determinate zone. Per di più è un'ordinanza rivolta ai tour operator. Gli assembramenti, in due-tre zone specifiche sono pericolosi".
Il divieto di sosta è stato valido tutti i giorni dal mattino alle 18 di sera, fino al 15 ottobre 2023, ovvero fino alla conclusione della stagione estiva.