Dopo il primo Fleximan di Rovigo, beccati anche quelli piemontesi (con sorpresa)
Non lo facevano per protesta, erano ladri e volevano coprire la loro fuga dopo i furti
Erano diventati loro malgrado iconici rispetto al fenomeno Fleximan: malgrado tutto fosse cominciato in provincia di Rovigo (Veneto) e poi allargatosi a macchia d'olio praticamente in tutta Italia (qui la mappa dei colpi di Fleximan fino a inizio marzo), l'unico filmato di un autovelox segato "in diretta" era infatti stato ripreso vicino ad Asti, in Piemonte, il 24 dicembre scorso.
Ora sono stati arrestati.
Beccati anche i Fleximan piemontesi
Quindi non solo Enrico Mantoan, l'ex segretario provinciale di Forza Nuova a Rovigo che andrà a processo perché ritenuto il primo, l'originale. Anche i Fleximan piemontesi ora hanno un nome e faranno la stessa sorte.
Con una sorpresa però: non lo facevano per protesta, erano ladri e volevano coprire la loro fuga dopo i furti.
Come racconta la Nuova Provincia di Asti, i Carabinieri hanno arrestato cinque persone (c’è anche un sesto ordine di carcerazione, ma al momento la persona non è stata rintracciata).
Gravi i reati a loro contestati: furto, danneggiamento e associazione per delinquere.
Il gesto eclatante era avvenuto nel cuore della notte della vigilia di Natale 2023, quando ai piedi dei pali che sostenevano le apparecchiature sono arrivati con dei potenti flessibili a motore e hanno abbattuto gli autovelox sia su un lato che sull’altro.
IL VIDEO:
Era successo proprio nel territorio di Asti, sulla Statale 231, tangenziale fra le uscite di corso Savona e corso Alessandria:
Erano ladri e volevano coprire la loro fuga
Quelle immagini fecero poi il giro dei social, eppure non si trattò di un gesto di contestazione contro gli autovelox che sfornano multe agli automobilisti e ai camionisti in gran quantità come ha rivendicato il “Fleximan” del Nord Est.
Nel caso astigiano l’abbattimento è stato dettato dalla necessità di togliere degli efficaci occhi elettronici molto precisi e fini attivi 24 ore su 24 su un tratto di strada molto frequentato dal gruppo di arrestati all’andata e al ritorno dalle loro scorribande in case, distributori e ditte in cui compivano furti anche ingenti.
Secondo quanto trapelato, avevano come base un capannone ad Isola d’Asti e da lì partivano verso gli obiettivi scelti di volta in volta per i furti e lì tornavano per nascondere la refurtiva fino alla vendita ai ricettatori. Si parla anche di furti di grandi mezzi come trattori agricoli e industriali.
Per questo motivo quei due autovelox dotati di telecamere di sorveglianza erano un “guardiano” che non si potevano permettere.
I Carabinieri hanno attribuito al gruppo dei arrestati 10 furti ai danni di distributori di carburante cui veniva sottratta la cassaforte della colonnina self service utilizzando lo stesso flessibile usato per abbattere i pali dell’autovelox. E poi tre furti in casa in cui hanno rubato veicoli, armi, denaro e gioielli e sette furti dentro aziende e negozi che hanno fruttato un bottino in denaro ma anche in attrezzature e veicoli di grande valore.
ECCO COME USAVANO IL FLESSIBILE ANCHE NEI FURTI AI DISTRIBUTORI:
Il Fleximan di Rovigo
Ma torniamo anche sulla vicenda del primo Fleximan di Rovigo. Parliamo di Enrico Mantoan, 42 anni, èoperaio manutentore per impianti a gas ed ex vigile del fuoco, rintracciato in un bed and breakfast di Ariano Polesine, in provincia di Rovigo. Proprio nel Rodigino in passato era stato segretario provinciale di Forza Nuova e attivista della causa No Vax.
Cinque gli episodi contestati, tutti in provincia di Rovigo:
- 19 maggio 2023, provincia di Rovigo (Veneto): Bosaro, Statale 16
- 19 luglio 2023, provincia di Rovigo (Veneto): Bosaro, Statale 16 (sull’impianto ripristinato)
- 25 dicembre 2023, provincia di Rovigo (Veneto): Corbola, Strada regionale 495, all'incrocio con via Garzara
- 25 dicembre 2023, provincia di Rovigo (Veneto): Taglio di Po (seconda volta)
- 3 gennaio 2024, provincia di Rovigo (Veneto): Rosolina, Statale Romea
Qualche giorno fa, aveva tranquillamente commentato la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del nuovo Decreto del Governo che introduce una stretta sugli autovelox, limitando pesantemente soprattutto i Comuni che li hanno installati:
"E' importante che le istituzioni si siano messe al lavoro su un tema così importante e sentito, su cui era necessario intervenire da tempo. Tuttavia, solo una volta pubblicato il testo, sarà possibile esprimere una valutazione sulla sua reale portata, se si tratta di una svolta epocale o di un semplice contentino preelettorale".
Insomma Mantoan gioca ormai allo scoperto.
Oggi, venerdì 31 maggio 2024, a Treviso in occasione di un corteo "contro il degrado", Forza Nuova ha organizzato una raccolta fondi in favore di Enrico Mantoan.
Ma anche il gruppo Facebook Pro Italia si è fatto promotore di una raccolta fondi per pagargli le spese legali.
"Chiediamo a chiunque conosca direttamente o indirettamente questo presunto Fleximan di aiutarci nel metterci in contatto con lui e permetterci di contribuire alle sue spese legali con i proventi della raccolta fondi che abbiamo lanciato pochi mesi fa".
Niente sostegno concreto, invece, ma morale invece dall'ex senatore Simone Pillon (Lega):
“Mi piacerebbe stringergli la mano. E’ un mito”.
Sul fronte delle indagini, malgrado Mantoan abbia dichiarato d'aver fatto tutto da solo, in un video catturato da telecamere di videosorveglianza pubblica, sarebbe stato immortalato a poca distanza dall'autovelox situato lungo la Romea, all'altezza di Rosolina a bordo di un'auto con altre due persone: due scendono velocemente dal mezzo e iniziano a segare il palo del dispositivo, il terzo complice, con il motore acceso, attende i compagni che, una volta saliti a bordo, sfrecciano nel buio della notte per evitare di essere visti da altri mezzi.
Insomma continua la caccia ad almeno due complici di Mantoan.
Per ora resiste invece il Fleximan bergamasco
Tra i tanti Fleximan spuntati in autonomia in tutte le regioni, forse quello più "intrepido" e "inflessibile" (passateci il gioco di parole) è quello entrato per ben tre volte in azione in Lombardia a Bergamo lungo il cosiddetto "asse interurbano", vale a dire la superstrada tangenziale al capoluogo orobico che va da Seriate a Mapello.
Nel territorio di Bonate Sopra, lungo il viadotto sopra il fiume Brembo, il Fleximan bergamasco è entrato in azione la prima volta a inizio agosto 2023 (pare a sprangate).
La Provincia ha reinstallato le telecamere a tempo di record, ma lo sconosciuto demolitore ha lasciato passare solo pochi giorni prima di abbatterlo ancora, questa volta col flessibile, il 9 agosto 2023.
Da allora ne è passato di tempo, ma alla fine sembrava che si fosse trovata una quadra: a fine marzo l'installazione di una struttura "potenziata" e "armata" per cercare di fermare Fleximan.
Invano.
L'ultimo blitz col flessibile è stato giusto all'alba dell'8 maggio 2024.
Potrebbe anche essere passato dalla boscaglia, attraverso il parco del Brembo, e poi con un'abilità da acrobata aver scalato il cavalcavia. Oppure s'è semplicemente fermato con l'auto in piena notte, quando non passa quasi nessuno (magari prima ha pure coperto la targa).
Molti autori di reati sono stati beccati in passato incrociando la presenza dei loro cellulari nelle aree dove si erano verificati, ma se il Fleximan bergamasco di tecnologico ha portato con sè solo la sega circolare portatile, non sarà facile stanarlo...
Una conta infinita: gli ultimissimi casi
Giusto per aggiornare un po' la conta, che in questo riepilogo avevamo curato sino all'inizio di marzo di quest'anno (arrivando a ben 60 blitz in 13 regioni).
L'ultimo autovelox segato è stato il 27 maggio 2024 in provincia di Cosenza, Calabria, lungo la Strada Statale 283 delle Terme Luigiane nel territorio di Tarsia.
Il 14 maggio 2024 a Santarcangelo di Romagna (Rimini, Emilia-Romagna) vandali hanno abbattuto un velobox in via Savina, mentre il 30 aprile stessa sorte era toccata a un identico velox di via Pontaccio.
Nelle stesse ore, un autovelox fisso, per la precisione quello posto in via Eridania a Stienta (in provincia di Rovigo, nel Polesine in Veneto), è stato dato alle fiamme, presumibilmente tra le 21 e le 22 del primo maggio.
Ancora, il 24 aprile 2024 a San Benigno Canavese (in provincia di Torino, Piemonte), qualcuno ha preso di mira i velobox nei pressi di località Le Mure e in viale Lombardore. Come in una scena da film d'azione, uno dei velo-ok è stato ribaltato, mentre in un altro sono stati fatti esplodere dei petardi.
Questi solo gli ultimi casi, ce ne sarebbero altri minori, ma il fenomeno continua.
Come fermarlo? La tecnologia sta brevettando "armature" sempre più rinforzate, ma come dimostrato dall'emulo bergamasco, anche Fleximan cerca di stare al passo.
Lunga vita ai fleximan d'Italia.