MAL DI PANCIA IN MAGGIORANZA

Forza Italia cede sulla stretta al Superbonus in cambio del rinvio della Sugar Tax (ma Lega e FdI non si fidano)

Nel braccio di ferro tra Lega e Azzurri decisivo il filo diretto telefonico tra Meloni e Tajani. Rientrano le tensioni anche in vista delle Europee

Forza Italia cede sulla stretta al Superbonus in cambio del rinvio della Sugar Tax (ma Lega e FdI non si fidano)
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Alla fine è arrivata la fumata (quasi) bianca pur con qualche mal di pancia: Forza Italia ha "mollato il colpo" sul Superbonus.

Ma non senza una sorta di "contropartita", in soldoni il rinvio della "Sugar Tax".

Ed ecco allora che questa mattina dalle 8,30 il Superbonus è approdato in Senato dove il Governo chiederà la fiducia.

Una scelta motivata dal fatto che il decreto scadrà il 28 maggio e dovrà avere un passaggio anche alla Camera.

Scontro Giorgetti-Tajani, la soluzione

Il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti
Il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti

"Superbonus spalmato sui dieci anni", era stata la proposta del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti della Lega, da sempre sulle barricate contro la tanto discussa e tormentata misura sulle agevolazioni per le ristrutturazioni. 

"Idea condivisibile, ma solo se con un provvedimento non retroattivo", aveva invece tuonato il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, oltre che segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. 

Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani
Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani

E alla fine proprio il braccio di ferro sulla retroattività delle norme sul Superbonus hanno portato il Governo a pensare di chiedere la fiducia sul provvedimento.

Questo perché inizialmente il rinvio della Sugar Tax era stato interpretato da Forza Italia come il via libera alla rinuncia alla retroattività della norma. Non era invece così e allora l'Esecutivo ha pensato di ricorrere alla fiducia per evitare un altro corto circuito.  

L'astensione di Fi in cambio del rinvio della Sugar Tax

In precedenza dopo mal di pancia e tensioni, era stata trovata una soluzione anche in Commissione Finanze.

E' stata trovata dopo che la premier Giorgia Meloni e il vicepresidente Tajani sono stati in contatto telefonico praticamente per tutta la mattinata.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni

E alla fine, la tensione si è allentata (addirittura si era arrivato a parlare di Governo a rischio) fino a portare tutti a ragionare a mente fredda.

Tradotto, l'astensione di Forza Italia sull'emendamento del Governo sui paletti del Superbonus con l'accordo di rinviare di un anno la Sugar Tax. 

Un aspetto fondamentale perché su questo secondo punto anche il presidente del Consiglio aveva già dato il suo parere favorevole.

Superbonus, ma quindi cosa cambia?

Ma quindi concretamente cosa cambierà con il decreto passato in Commissione Finanze?

I punti principali si possono riassumere così:

  1. Nella dichiarazione dei redditi i bonus saranno ripartiti in dieci anni
  2. Nelle ristrutturazioni il bonus scende al 36% dal 2025 e al 30% dal 2028 al 2033
  3. Per le banche i contributi Inps e Inail non saranno più compensabili dal 2025
  4. Saranno penalizzati i crediti a prezzi "stracciati"
  5. Nelle aree colpite da terremoti si interverrà con risorse aggiuntive da destinare alle opere di ricostruzione
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