Dove bisogna spegnere il riscaldamento lunedì 15 aprile 2024: il calendario di tutti i Comuni d'Italia
Per il "grosso" dei Comuni del Centro Nord la data è fissata al 15 aprile
Abbiamo appena vissuto un fine settimana "estivo", con temperature che in alcune zone del Paese hanno anche raggiunto i 30 gradi e c'è chi ne ha approfittato anche per fare il primo bagno. Ma con questo clima non è così impossibile ipotizzare un ritorno del freddo (o del fresco, più probabilmente). Ma per molti non si potrà più accedere il riscaldamento a casa. Sì, perché lunedì 15 aprile 2024 scatta lo stop ai termosifoni in molte città. Qui sotto vi diciamo le date di spegnimento dei riscaldamenti nelle varie zone climatiche d'Italia.
Quando vanno spenti i riscaldamenti
La questione riguarda sia coloro che hanno il riscaldamento autonomo sia coloro che vivono in condomini con il centralizzato. Lo scorso anno i tempi erano stati modificati a seguito della crisi energetica "pompata" dalla guerra in Ucraina, e il decreto dell'allora ministro Roberto Cingolani aveva posticipato le date di accensione e anticipato quelle di spegnimento. Quest'anno, invece, siamo tornati alle date "standard".
L'Italia divisa in zone climatiche
Quello che è importante conoscere è la divisione in zone dell'Italia. Sei fasce climaticamente differenti, a seconda delle quali cambiano le date di accensione e spegnimento dei caloriferi.
Vediamo quali sono con le relative date di accensione e spegnimento dei caloriferi:
- Zona F: all'interno della Zona F rientrano i Comuni più freddi, tra cui le province di Cuneo, Belluno e Trento. Qui gli impianti di riscaldamento centralizzati possono essere accesi (e spenti) senza alcuna limitazione.
- Zona E: rientrano alcuni Comuni di Lombardia e Piemonte, dell'Emilia-Romagna e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2.101 e 3.000. Ad esclusione delle province già citate, la Zone E include tra le principali: Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza. Questi Comuni non sono freddi come i precedenti, ma comunque le temperature tendono a essere molto basse. Proprio per questo motivo, la Legge prevede la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti centralizzati dal 15 ottobre al 15 aprile per una durata giornaliera massima di 14 ore.
- Zona D: include province con Gradi Giorno tra 1.401 e 2.100 per le quali è prevista la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti dall'1 novembre al 15 aprile di ogni anno per una durata giornaliera massima di 12 ore. Nella Zona D rientrano, tra le principali, le province di: Roma, Ancona, Genova e Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.
- Zona C: contraddistinta da un clima più mite rispetto alle precedenti, include tutte le province con Gradi Giorno tra 901 e 1.400. Il riscaldamento può essere acceso dal 15 novembre al 31 marzo, con una durata massima giornaliera di 10 ore. Tra le principali province che rientrano in questa zona ci sono Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto.
- Zona B: fascia climatica dal clima piuttosto caldo ed include le province con Gradi Giorno tra 600 e 900. I termosifoni qui possono essere accesi dall'1 dicembre al 31 marzo per un totale di 8 ore al giorno. All'interno della zona B rientrano, tra le altre, le province di: Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento Messina, e Catania.
- Zona A: in questa particolare fascia climatica rientrano le province italiane più calde, con Gradi Giorno inferiori a 600. La Legge prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti solamente dall'1 dicembre al 15 marzo di ogni anno, per 6 ore al giorno. Qui rientrano solo tre Comuni: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.
Clicca qui per l'elenco completo e scoprire quando si accendono i riscaldamenti nel tuo Comune.