BRACCIO DI FERRO

Clamoroso, il Tar stoppa lo stop di Regione Lombardia ai "gettonisti" degli ospedali

La Giunta aveva preso posizione a dicembre per contrastare la "fuga" di medici e infermieri verso le Coop. Sentenza a ottobre

Clamoroso, il Tar stoppa lo stop di Regione Lombardia ai "gettonisti" degli ospedali
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Quasi neanche il tempo di presentarla come una delle novità in grado di rimettere un po' di ordine all'organizzazione e alle dinamiche logistiche ed economiche delle strutture sanitarie pubbliche che subito ecco arrivare il colpo di scena da parte dei giudici.

Il Tar ha infatti sospeso nelle scorse la delibera con cui Regione Lombardia aveva deciso lo stop ai a medici e infermieri "gettonisti".

Sanità Lombardia, il Tar "stoppa" lo stop ai gettonisti

Il provvedimento era stato deliberato dalla Giunta guidata da Attilio Fontana (e con Guido Bertolaso "titolare" del Welfare) verso la fine dell'anno, il 13 dicembre, e interessa quei medici e infermieri che svolgono la loro attività attraverso cooperative contrattualizzate dalle strutture sanitarie pubbliche.

La particolarità finita con il tempo sotto i riflettori e al centro delle polemiche e del dibattito politico sta nel fatto che questi professionisti vengono remunerati in proporzione alle singole presenze per la copertura dei servizi sanitari.

"Gettone a peso d'oro", la "fuga" verso le coop

Appunto un "gettone", pagato quasi sempre a "preso d'oro" e che ha finito per creare malcontento, sproporzioni nelle retribuzioni e difficoltà logistico-organizzative proprio per la "fuga" dei professionisti sanitari verso le cooperative.

Un quadro delicato, attenzionato recentemente anche da alcuni servizi de Le Iene, e di fronte al quale Regione Lombardia aveva appunto deciso di prendere una posizione autoritaria proprio attraverso una delibera ad hoc.

La sospensione del Tar

Nelle scorse ore è arrivata però la decisione del Tar. Come detto, i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno infatti sospeso la delibera in via cautelare la delibera della Giunta della Lombardia.

Sotto la lente, in particolare le parti della delibera dove si prevede "che non siano ulteriormente autorizzati nuovi contratti di esternalizzazione di servizi sanitari come l'assistenza nei pronto soccorso".

Un braccio di ferro che si annuncia lungo

I tempi però si annunciano lunghi e la vicenda rischia di farsi ancora più ingarbugliata. Il Tar ha infatti fissato l'udienza per discutere il merito della misura per il prossimo 24 ottobre.

Il ricorso era stato presentato proprio da una delle cooperative contrattualizzate dalle strutture sanitarie pubbliche, nella fattispecie dall'avvocata Mariangela Di Giandomenico per la società GapMed.

Le rassicurazioni della Regione

Intanto però dalla Regione non filtra preoccupazione per la decisione del Tar.

Almeno così pare dalle parole dello stesso assessore al Welfare Guido Bertolaso che in queste settimane era balzato agli onori delle cronache per la proposta della tessera sanitaria a punti:

"L'ordinanza non sposta di una virgola la nostra azione sui gettonisti. Semplicemente sospende il divieto di stipula di nuovi contratti di esternalizzazione, ma questo non vuol dire che saremo obbligati a stipularli".

Le picconate del Pd

Alla luce della sospensiva del Tribunale Amministrativo non la pensano però così dalle parti del Partito democratico come lamentato dal capogruppo in Consiglio ed ex candidato alla presidenza, Pierfrancesco Majorino:

"Il tasso di dilettantismo della Regione a guida Fontana-Bertolaso è preoccupante. È indispensabile chiudere la vicenda dei gettonisti, ma occorre riuscire a farlo in modo ineccepibile".

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