La proposta

Tessera sanitaria a punti in Lombardia: l'idea di Bertolaso per premiare (con terme e skipass) chi si controlla di più

La società invecchia e il rischio di malattie è più alto, con costi elevati anche per la collettività. Gli screening però non "attirano" e così arriva la proposta dei premi

Tessera sanitaria a punti in Lombardia: l'idea di Bertolaso per premiare (con terme e skipass) chi si controlla di più
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Una "carta fedeltà" che più accumuli punti più ti premia con ingressi alle terme o skipass gratuiti. Detta così parrebbe l'iniziativa di un qualsiasi supermercato o catena di negozi. E invece no: siamo parlando di un'idea della Regione Lombardia, la tessera sanitaria a punti. Un'iniziativa partorita dall'assessore al Welfare Guido Bertolaso che ancora prima di nascere - sempre se nascerà - sta già facendo parecchio discutere.

Se ne è parlato anche martedì 5 marzo 2024 in Consiglio regionale.

Tessera sanitaria a punti in Lombardia: di cosa si tratta

Al momento siamo soltanto in una fase embrionale, ma l'idea di procedere su questa strada c'è tutta. In sostanza la Lombardia sta pensando a una tessera sanitaria a punti per premiare coloro che aderiranno ai vari screening sanitari proposti dalla Regione.

Il perché lo aveva spiegato già a metà febbraio l'assessore al Welfare Guido Bertolaso.

“È un’idea che stiamo valutando insieme all’Unità operativa di prevenzione della DG Welfare per perseguire un duplice obiettivo: produrre salute e ridurre sensibilmente i costi economici della sanità. Per ottenere tali risultati è necessario lavorare sulla prevenzione, quindi aumentare il numero di cittadini che si sottopongono agli screening delle cosiddette ‘malattie prevedibili’. Ad esempio, quelli contro il tumore del colon, del polmone, dell’intestino e della cervice uterina. Ne arriveranno anche altri come quello per prevenire il cancro alla prostata”.

Guido Bertolaso
Guido Bertolaso

Premi per chi sceglie la prevenzione

D'altronde parliamo sempre più spesso di "inverno demografico" e siamo di fronte a una società che invecchia sempre di più. E non è certo un mistero che con l'avanzare dell'età possano insorgere maggiori problemi di salute. Ma se si segue un corretto stile di vita e ci si tiene monitorati costantemente allora la situazione può migliorare.

“Oggi purtroppo alcuni screening che proponiamo non riscuotono il successo che meriterebbero - spiega Bertolaso, che poi entra nel dettaglio dell'idea - Per incentivare comportamenti virtuosi che, fra l’altro, ci consentirebbero anche di abbattere i costi della sanità, si potrebbe ricorrere, a una premialità. Penso, ad esempio, a ingressi nei nostri centri termali di altissima qualità dove effettuare cure o alla possibilità di offrire skipass gratuiti sui nostri comprensori montani che, proprio fra 2 anni, ospiteranno le Olimpiadi. Stiamo anche pensando a come coinvolgere gli organizzatori dei grandi eventi che ogni anno ospitiamo in Lombardia in modo tale da mettere a disposizione premialità di questo genere”.

Il concetto, dunque, è semplice: e porti avanti uno stile di vita il più corretto e salutare possibile, puoi guadagnare punti che ti permettono di ottenere un riconoscimento.

Il tavolo tecnico

L'idea di fondo è condivisibile a qualsiasi "latitudine politica". Che in Lombardia si faccia poco screening è cosa accertata: nel 2022 circa la metà (55%) della donne invitate a fare una mammografia ha accettato. Percentuale che scende al 40% se parliamo di pap test.

Una situazione preoccupante, anche se l'assessore ha sottolineato come la Lombardia sia messa meglio rispetto a molte altre regioni (e questa non è una bella notizia).

Di certo c'è poi che la spesa sanitaria aumenta ovunque e il rischio è trovarsi in una situazione non sostenibile. Le strade, ha ribadito Bertolaso, sono due e sono da percorrere insieme: screening e miglioramento degli stili di vita.

"Per fare più screening abbiamo due strade: l'obbligo o l'incentivo. La prima però mal si adatta alla nostra cultura".

Bertolaso ha poi annunciato l'istituzione di un tavolo tecnico per studiare l'idea, che sarà composto da Rosanna Tarricone (Sda Bocconi), Giovanni Corrao (Università Bicocca) e Ferruccio Resta (ex rettore del Politecnico di Milano).

"Saranno loro a dire se la tessera a punti è un'idea bizzarra o può essere una leva per aumentare la prevenzione".

Spiegazioni che non hanno convinto granché l'opposizione, ma Bertolaso ha tutta l'intenzione di procedere sulla sua strada.

 

Commenti
Pierluca Gusmini

Diciamo che la poca inclinazione allo screening è dato per larga parte dell'impossibilità di prenotare uno screening gratuito... Avete mai provato a chiamare il numero per le prenotazioni della regione Lomvardia in occasione di qualche campagna? Provateci e datevi una risposta...

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