Epilogo shock

Trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria della recensione contro gay e disabili a Lodi

La recensione aveva fatto il giro d'Italia, ma dopo i complimenti erano iniziati i primi dubbi sulla sua autenticità. E i social si erano scatenati

Trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria della recensione contro gay e disabili a Lodi
Pubblicato:
Aggiornato:

Il suo nome era diventato popolare negli ultimi giorni a causa di una recensione su Google  in cui un cliente si lamentava che nella sua pizzeria, Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano, era stato messo a mangiare accanto a un tavolo con gay e disabili. Una vicenda che in un primo momento aveva fatto discutere e in seguito aveva creato più di una polemica, dato che in molti avevano messo in discussione la veridicità della storia. Giovanna Pedretti, 59 anni, è stata trovata morta lungo la riva del Lambro domenica 14 gennaio 2024.

Giovanna Pedretti trovata morta

La donna, 59 anni, gestiva con il marito Nello la pizzeria Le Vignole a Sant'Angelo, che negli ultimi giorni era diventata "popolare" a causa di una recensione, pubblicata dalla stessa Giovanna su Facebook, in cui un cliente si lamentava di essere stato messo accanto a gay e disabili.

Il corpo senza vita è stato trovato domenica 14 gennaio 2024  e secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti si tratterebbe di un gesto estremo.

La ristoratrice era uscita di casa in mattinata facendo perdere le proprie tracce, sino al drammatico ritrovamento.

La recensione e le polemiche

Il caso aveva fatto discutere. Se in un primo momento in molti avevano sostenuto la presa di posizione della donna e della pizzeria, poi erano iniziati a emergere alcuni dubbi. Tra questi anche Selvaggia Lucarelli, che aveva parlato di un grossolano fotomontaggio.

Sui social in molti avevano accusato la pizzeria di aver voluto fare marketing sull'accaduto, altri di essersi "inventata" la recensione. Ed erano fioccati gli insulti. Sino al drammatico epilogo.

Lucarelli: "Nessuna gogna"

Ovviamente non sono mancate le polemiche, che hanno tirato in ballo soprattutto Selvaggia Lucarelli, che ha risposto con una storia su Instagram:

"Una persona inventa una storia usando disabili e gay per avere quella popolarità sui social che ormai tutti vogliono. Lo fa confezionando un commento fatto male, molto ingenuo da un punto di vista tecnico. Era chiaramente falso al primo sguardo. Tutta la stampa italiana va dietro al primo che dà la notizia senza verificare. Tutta»

Gli influencer la riprendono. La signora diventa l'eroina nazionale. La signora è la star del giorno. Qualcuno si prende la briga di fare debunking. Qualcuno dice che la notizia che è in home su tutti i giornali è falsa. Normale amministrazione ormai. Purtroppo. La signora viene trovata morta.

Aggiungo che si sta parlando di gogna, ma di fatto non c'era manco stata questa gogna di cui si sta parlando sui social.

Temo quindi che si sappia troppo poco dei pregressi, della storia personale. Come sempre del resto. I social sono pericolosi, la cattiva informazione è pericolosa, la superficialità è pericolosa. La distanza tra l'altare e la polvere è un nanosecondo".

Commenti
Claudio starbat

Questa è l'utilità dei social? Matrimoni che finiscono in lampo,tresche ,delazioni ,chiacchiericcio,suicidi ,anche di minori,ricatti di ogni specie ,onestamente potevate anche farne a meno.Io vivo bene senza ,non ho il bisogno di sbandierare minuto per minuto quello che faccio.

Seguici sui nostri canali