Quanti dubbi!

Passaggio dal mercato tutelato al mercato libero bollette luce e gas: cosa cambia dal 2024

I consigli su come scegliere l'operatore giusto e le preoccupazioni di Federconsumatori

Passaggio dal mercato tutelato al mercato libero bollette luce e gas: cosa cambia dal 2024
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Ci siamo. Stavolta non dovrebbero esserci ulteriori proroghe. Il 10 gennaio 2024 finisce l'era del mercato tutelato per le bollette del gas, mentre ad aprile toccherà all'energia elettrica. Sono circa sei milioni le famiglie italiane che dovranno passare al mercato libero. Ma cosa significa? Come si fa? E quali sono i "rischi"? Domande che si pongono in tanti in queste settimane e a cui proviamo a dare una risposta.

Mercato libero bollette: cosa succede dal 10 gennaio 2024

Chi è ancora nel mercato tutelato sta ricevendo (o riceverà a breve) una comunicazione scritta dal proprio operatore in cui verranno illustrate le proposte e le offerte per il passaggio al mercato libero. Entro il 10 gennaio 2024 per il gas ed entro aprile per la luce i clienti dovranno scegliere se accettare le condizioni offerte dal proprio operatore oppure sceglierne uno nuovo, addentrandosi in quello che potrebbe essere un vero e proprio ginepraio di offerte.

Che differenza c'è tra mercato libero e tutelato

Ma quali sono le novità legate al mercato libero? Innanzitutto vi diamo una notizia importante (e rassicurante): il passaggio è gratuito e non prevede interruzioni di servizio o interventi sui contatori.

Qualche differenza sarà anche nelle bollette, a partire dallo stop al cambio trimestrale delle tariffe dell’energia elettrica e a quello mensile del gas, previsti dal mercato tutelato.

Tra le modifiche che troveremo in bolletta ci saranno il nome del nuovo fornitore al posto di quello vecchio e le voci di spesa già presenti nell’attuale fattura, e cioè spesa materia prima, che rappresenta il 41,6 per cento dell’importo totale; commercializzazione al dettaglio (8,2 per cento del totale); spesa di trasporto e gestione del contatore (18 per cento del totale); oneri di sistema (19,4 per cento del totale); imposte e Iva (12,8 per cento del totale).

Cosa succede se non si passa al mercato libero

C'è però la possibilità che per svariati motivi (indecisione, altre priorità, dimenticanza) qualcuno possa scordarsi di effettuare il passaggio. In questo caso, comunque, non abbiate paura. Nessuno staccherà fornitura o contatore. 

Chi non effettua il passaggio verrà trasferito in automatico a una fornitura chiamata "placet" (cioè a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) con lo stesso venditore. E avrà poi tutto il tempo per confrontare le varie offerte e scegliere quella che maggiormente si addice alle sue esigenze.

Chi può evitare di passare al mercato libero

Ci sono però alcune categorie di persone che possono evitare il passaggio al mercato libero, restando nel tutelato. Si tratta dei cosiddetti utenti vulnerabili.

Fanno parte di questa categoria per l'energia elettrica:

  • persone con età superiore a 75 anni;
  • titolari di bonus sociale per disagio economico;
  • soggetto con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
  • proprietario di una fornitura che alimenta un’apparecchiatura medico-terapeutica salvavita;
  • proprietario di una fornitura ubicata in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • proprietario di una fornitura ubicata nelle isole minori non interconnesse.

Per il gas invece la condizione si applica ai seguenti soggetti:

  • persone con età superiore a 75 anni;
  • titolari di bonus sociale per disagio economico;
  • soggetto con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
  • proprietario di una fornitura ubicata in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;

Come scegliere l'operatore: i consigli di Adiconsum

Per coloro che devono ancora scegliere il nuovo operatore, ecco alcuni consigli di Adiconsum:

  • Fai attenzione che assistenza clienti e servizi post vendita siano sempre gratuiti;
  • verifica il costo unitario dell’energia (espresso in €/kWh per la luce e €/Smc per il gas) e il modo in cui questo varia nel corso del tempo, se si tratta di tariffa a prezzo bloccato oppure tariffa a prezzo indicizzato e il costo fisso della fornitura, indipendente dal consumo;
  • scegli un gestore che ti offra un’app o uno sportello online per gestire i tuoi consumi;
  • scegli un gestore con un numero verde gratuito e gestito in Italia;
  • cerca di capire se la tariffa offerta sia comprensiva di deposito cauzionale, costo componente e Iva;
  • nel passaggio fai lettura del contatore con una foto datata per evitare errori di lettura;
  • non avere fretta, leggi sempre attentamente le condizioni di contratto prima di sottoscrivere.
  • Controlla sempre i consumi sul contatore se sono in linea con quelli fatturati, spesso le letture presunte sono superiori ai reali consumi, sarebbe buona norma comunicare sempre le letture per tempo.
  • Con queste oscillazioni dei  costi dell’energia la scelta tra mercato tutelato e libero appare difficile e non deve mai considerarsi definitiva se si vogliono sfruttare le opportunità offerte dal mercato, per la concorrenza fra i vari gestori. Ogni tanto facciamo delle verifiche per capire se le nostre condizioni sono ancora convenienti.
  • Per combattere il caro bolletta alle famiglie con Isee sotto i 15 mila euro o sotto i 20 mila con 4 figli a carico vengono riconosciuti i bonus energia sotto forma di sconto in bolletta

"Cittadini in pasto alla confusione"

Il mancato prolungamento del mercato tutelato ha provocato una dura reazione di Federconsumatori.

"Il passaggio al mercato libero avviene nel segno della confusione e della disinformazione. Peggio di così, tale vicenda, non poteva essere gestita: non è stata avviata una adeguata campagna di informazione (nonostante le nostre ripetute sollecitazioni), si è continuata ad alimentare per mesi la speranza di una proroga, più volte accennata dal ministro, non si è intervenuti duramente contro le campagne di vera e propria diffusione di informazioni false da parte di call center intenti unicamente ad accaparrarsi contratti, con il risultato che oggi i cittadini si trovano in balìa del caos".

"Le recenti sanzioni irrogate a diverse aziende di energia dimostrano come il mercato dell’energia e del gas siano ancora afflitti da innumerevoli irregolarità, scorrettezze e abusi: con questo passaggio non si farà altro che lasciare i cittadini in pasto ai gestori che saranno liberi di gestire prezzi e condizioni contrattuali. I rischi per una nuova ondata di rialzi, vista la stagione invernale e vista la situazione internazionale ancora estremamente delicata, si fanno così ancora più vicini e concreti, con gravi danni per le tasche dei consumatori".

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