"Stangata" sulle famiglie

Iva su pannolini e seggiolini dal 5 al 22%. Ma il Governo non voleva incentivare la natalità?

Dopo il latte in polvere, aumentano le imposte anche per altri beni per bambini

Iva su pannolini e seggiolini dal 5 al 22%. Ma il Governo non voleva incentivare la natalità?
Pubblicato:

Dopo il raddoppio dell'Iva sui beni per la prima infanzia (e gli assorbenti), passata dal 5 al 10%, un'altra "stangata" è in arrivo per le famiglie. L'Iva su pannolini e seggiolini da auto per bambini passerà dal 5 al 22%. Il provvedimento è contenuto nella Manovra che sta per passare dal Parlamento.

Iva su pannolini e seggiolini dal 5 al 22%

Chi ha figli piccoli (ma anche chi ha un anziano non autosufficiente o un disabile a carico) lo sa. I pannolini sono una spesa costante e parecchio impattante nell'economia di una famiglia. E il passaggio dell'Iva al 5% rappresentava una bella boccata d'ossigeno. Perché se è vero che parliamo di una spesa ridotta a livello singolo, moltiplicata per tutti gli acquisti parliamo di cifre più significative. Così come quelle per l'acquisto di prodotti per l'infanzia, il latte in polvere su tutti.

I seggiolini da auto, invece, rappresentano una spesa una tantum, ma sicuramente più impattante.

Ora, nella Manovra, è previsto il ripristino dell'imposta al 22% su questi beni.

Cosa succede nella Manovra

A finire sotto la lente d'ingrandimento è l'articolo 11 della bozza della Manovra:

2. Alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) alla parte II-bis, concernente i beni e i servizi soggetti all'imposta sul valore aggiunto con l'aliquota del 5 per cento, i numeri 1-quinquies) e 1-sexies) sono soppressi;

b) alla parte III, concernente i beni e i servizi soggetti all'imposta sul valore aggiunto con l'aliquota del 10 per cento:

1) il numero 65) è sostituito dal seguente: «65) latte in polvere o liquido per l'alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto; estratti di malto; preparazioni per l'alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto, anche addizionate di cacao in misura inferiore al 50 per cento in peso (v.d. ex 19.02);»;

2) dopo il numero 114) è aggiunto il seguente: «114-bis) prodotti assorbenti e tamponi destinati alla protezione dell'igiene femminile; coppette mestruali;».

Nell'articolo che ripristina l'Iva al 10% (introdotta dal Governo Draghi e abbassata dall'Esecutivo Meloni al 5%), non compaiono invece seggiolini e pannolini. Il che significa che questi prodotti torneranno all'Iva "classica", cioè al 22%.

Che fine hanno fatto le politiche per incentivare la natalità?

D'accordo, le risorse a disposizione sono poche e da qualche parte i soldi vanno presi, ma il provvedimento stona soprattutto alla luce delle numerose dichiarazioni da parte di esponenti del Governo sulla volontà di incentivare politiche per la natalità e le famiglie.

Non basta certo il Bonus Mamma 2024, che prevede la decontribuzione per un anno o 36 mesi sulle tasse in busta paga (parliamo di poche decine di euro) per bilanciare l'incremento di spesa conseguente il ripristino dell'Iva al 22%. Così come il possibile incremento dell'assegno unico che dovrebbe scattare a bilanciamento dell'inflazione.

La ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, tempo fa, aveva fatto discutere per una dichiarazione che attribuiva il calo delle nascite a una questione culturale:

"In Italia non si fanno figli per un problema culturale. In uno dei tanti incontri che ho fatto c’era anche il giornalista Francesco Verderami, disse: “Sì, infatti oggi l’alternativa è tra lo spritz e il figlio“. Con questo voleva dire che oggi hai delle opportunità che un tempo non c’erano e che fare i figli può essere un ostacolo a vivere queste opportunità".

Ma non sarà che - al di là delle promesse di questa o quella parte politica - fare figli sta diventando economicamente insostenibile per molti e non si danno reali aiuti alle famiglie?

 

 

Seguici sui nostri canali