NEL TORINESE

Condannato a 14 anni il gioielliere che inseguì i tre rapinatori e sparò uccidendone due

"Dopo aver sparato gira per due minuti, con la pistola in mano, per accertarsi di cosa? Di dov’è la moglie? Di dove sono i gioielli? No, che i rapinatori siano morti”

Condannato a 14 anni il gioielliere che inseguì i tre rapinatori e sparò uccidendone due
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Nella giornata di ieri, venerdì 27 ottobre 2023, si è tenuta una nuova seduta del processo, di fronte alla Corte d'Assise di Asti, sul caso della rapina avvenuta in una gioielleria di Grinzane Cavour.

Condannato il gioielliere che sparò ai ladri

Nel processo è imputato Mario Roggero, gioielliere, per la morte di due rapinatori, Andrea Spinelli, 45enne di Bra e Giuseppe Mazzarino, 58enne di Torino e il tentato omicidio del terzo complice, sopravvissuto, Alessandro Modica, 34enne di Alba, originario di Erice (Trapani).

Processo Grinzane Cavour
Processo Grinzane Cavour

L'imputato di fronte alla Corte d'Assise ha sottolineato:

"Credevo che avessero preso in ostaggio mia moglie. In quel momento mi sono detto: se spara lui per primo, è finita. E allora ho sparato. Solo dopo ho preso coscienza che i colpi, gli unici colpi che avevo nell’arma, erano andati a segno. Mi dispiace per le persone venute a mancare e anche per la nostra famiglia”.

Il pm Greco: "Roggero non era in pericolo"

Per l'accusa fu una vendetta gratuita.  Come fa sapere la TGR, di fronte alla Corte d'Assise di Asti sono andate in scena le due versioni di quel 28 aprile 2021: la rapina violenta nel negozio di Mario Roggero a Grinzane Cavour e poi lui che insegue fuori i ladri - armati di una pistola giocattolo - e ne uccide due su tre.

Il pubblico ministero Davide Greco:

"Roggero non era in pericolo e sparò proprio per uccidere".

Il magistrato durante la requisitoria:

“È interessante vedere che cosa fa dopo aver sparato: gira per due minuti, con la pistola in mano, per accertarsi di cosa? Di dov’è la moglie? Di dove sono i gioielli? No, che i rapinatori siano morti”.

Secondo la procura, dunque, non può considerarsi legittima difesa ma omicidio volontario, nonostante la concessione dell'attenuante della provocazione. Nella stessa aula ieri erano presenti anche i parenti dei due rapinatori uccisi, che ora aspettano la sentenza prevista per il 10 novembre 2023.

Cosa successe quel giorno

Quel giorno, 28 aprile 2021 in frazione Gallo, verso le 18,45, i due ladri fecero irruzione con una pistola giocattolo, rubarono il bottino e scapparono via davanti agli occhi increduti della moglie e della figlia di Roggero presenti in quel momento nel negozio. Dopodiché il gioielliere Roggero uscì fuori dal locale in fretta e furia e lì inseguì sparandogli dei colpi fatali di pistola (ben 5 di revolver).

CONTINUA: Ha scaricato l'intero caricatore contro i rapinatori disarmati, il gioielliere a Cruciani: "Non ho potuto fare altro"

Commenti
Vincenzo

Questo succede sempre più spesso, tutti giudichiamo gli effetti e non le cause di questi eventi. c'è sempre una causa ed un effetto che se non gestiti ci portano a queste drammatiche conseguenze. Tre famiglie distrutte quella delle vittime e quella del gioiellere. Ricerchiamo le colpe a valle invece di analizzare e ricercare le cause in chi è preposto a farsi che non ci sia gente che delingua, sicuramente per non aver trovato un ruolo nella società di cui tutti ne facciamo parte. Si dice che chi ci governa è lo specchio di noi stessi . Ogni giorno tutti a subiamo ingiustistie dovute ormai ad un malessere diffuso, decadenza morale e culturale.

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