Gelateria offre lavoro solo agli uomini: "Le ragazze possono servire al pubblico"
Il caso toscano è l'ultimo di una lunga lista: dal vicentino che vuole solo 18enni senza famiglia, a Elisabetta Franchi che assume solo 40enni che hanno già fatto figli
Non fa marcia indietro, nonostante le polemiche, il titolare di una delle più note gelaterie di Livorno, Caprilli, dove ha affisso un cartello giudicato sessista: "Cerco figura maschile". A ben vedere anche per la legislazione vigente non si tratta di una ricerca ortodossa... al di là delle critiche dei cittadini.
Titolare di gelateria cerca "solo uomini"
L'annuncio si trova in bella mostra al bancone della gelateria Caprilli, una delle più note della città livornese. E recita: "Cerco una figura maschile da inserire in laboratorio come apprendista".
"Là dentro si lavora sodo. Nel senso che si fa molta fatica e occorre parecchia resistenza fisica". Queste le giustificazioni del titolare della gelateria, Riccardo Marchetti, che nonostante le polemiche che in poche ore hanno fatto il giro del web, non torna indietro nei suoi passi e rimane fermo nelle sue decisioni lasciando il cartello in bella mostra.
Come racconta Prima Firenze, Marchetti ha continuato spiegando che, allo stesso tempo, cerca una figura femminile per servire al pubblico e se qualche ragazza si presenta è pronto a valutarla.
I precedenti
Ma di segnalazioni del tenore discriminatorio nell'ambito professionale, nel nostro Paese, è un continuo fiorire. Aveva fatto altrettanto discutere, per esempio, il cartello - nel Vicentino - affisso dal titolare di un negozio di abiti che recitava:
"Cercansicommesse diciottenni libere da impegni familiari. Presentarsi dalle ore 17”.
Il titolare Mario Dal Sasso, 81 anni, a fronte delle polemiche, aveva ribadito che, secondo il suo punto di vista, “chi ha figli o famiglia non è affidabile”, oltre ad asserire che, se una persona si sente infastidita dal cartello, “può sempre evitare di soffermarsi”. L'anziano è anche convinto, come dichiarato, che in virtù di negoziante ha il diritto di poter scegliere chi assumere senza dare alcuna spiegazione. Probabilmente si è perso per strada qualche decennio di evoluzione della società civile.
Ma se la tentazione di liquidare questi esempi poco edificanti a singoli casi, magari figli di una mentalità arcaica e patriarcale - nonché assai provinciale - ecco che spunta in questo bouquet anche un'imprenditrice moderna, cosmopolita e nota come Elisabetta Franchi...
"Assumo solo donne sopra i 40 anni e che hanno già fatto figli". E' il succo di una frase pronunciata dalla stilista Elisabetta Franchi che ha scatenato il finimondo nel maggio 2022.
Franchi, ospite di un evento organizzato da Il Foglio e Pwc Italia su donne e moda, aveva parlato dell'assunzione delle donne:
"Quando metti una donna in una posizione molto importante poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni. Un imprenditore investe tempo, energia e denaro e si ti viene a mancare quella figura è un problema, quindi anche io spesso ho puntato su uomini. Va fatta una premessa: oggi le donne le ho messe, ma sono anta, comunque ancora ragazze ma cresciute. Se dovevano far figli o sposarsi lo avevano già fatto".
Parole che sono risuonate completamente fuori luogo, soprattutto in un momento in cui il dibattito sul lavoro - non solo sulle donne, ma anche sui giovani - è molto acceso. Anche perché pronunciate da una madre (Elisabetta Franchi ha due figli).
Inutile sottolineare le dure critiche che si sono levate contro l'imprenditrice, senza contare l'outing che ne è scaturito: alcune lavoratrici per il noto marchio hanno raccontato la propria versione - non certo idilliaca - delle condizioni di lavoro a cui venivano sottoposte. La questione è proseguita in tribunale.