Ancora nella bufera

Quella volta che Elisabetta Franchi fece rientrare tutti per una giornata di lavoro ad agosto

Era estate e la stilista voleva concedersi una giornata di lavoro, e fece tornare tutti indietro. Con tanto di foto esplicativa...

Quella volta che Elisabetta Franchi fece rientrare tutti per una giornata di lavoro ad agosto
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Sembra proprio non esserci pace per Elisabetta Franchi. E neppure per i suoi dipendenti. Già, perché dopo la bufera sulla oramai celebre frase "assumo solo donne sopra i 40 anni perché hanno già fatto figlio o ci hanno rinunciato" e le confessioni di una dipendente che non ne ha proprio tracciato un quadro edificante, qualcuno ha "riesumato" un post dell'agosto 2020, di quando fece rientrare tutti i suoi lavoratori perché voleva fare "una giornata full time con tutto il suo team". Con tanto di post su Instagram che la ritrae sdraiata sul tavolo con tutti attorno...

Ancora bufera su Elisabetta Franchi

Il messaggio che accompagna la foto è piuttosto eloquente:

"Oggi mi sono voluta concedere una giornata full time con tutto il mio team. Il lockdown mi ha resa più forte, e soprattutto mi ha portata a delle riflessioni: tutti per uno, uno per tutti... L'unione fa la forza".

"Il problema è che l’ho deciso tre giorni fa ed alcuni di loro hanno dovuto prendere un aereo e tornare a Bologna".

Con tanto di faccine sorridenti alla fine. Peccato che quelli che non sorridano sono i suoi dipendenti, immortalati nell'immagine quasi da regina dell'imprenditrice, al centro del tavolo con tutti intorno. E gli sguardi di alcuni già dicono molto...

 

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La testimonianza shock di una dipendente

Già di recente era emerso il suo rapporto "controverso" con alcuni dipendenti. L'episodio risale a inizio maggio quando  il Tribunale del lavoro di Bologna l'aveva condannata per condotta antisindacale nella vertenza promossa dalla Filcams-Cgil  a danno dell'imprenditrice 54enne a capo dell'omonimo impero di moda che porta il suo nome.

E a seguire erano arrivate le parole di una ex dipendente che si era confessata con Repubblica:

"In ottobre ci è arrivata una mail che diceva: dovete fare gli straordinari, o l'azienda prenderà dei provvedimenti disciplinari nei vostri confronti. Quando hanno cominciato ad arrivare le prime lettere di richiamo ci siamo rivolte alla Cgil. Non è stato un passo facile perché lì dentro la gente ha paura: su 150 dipendenti, siamo in una quarantina ad esserci iscritte al sindacato. Abbiamo scioperato, rifiutandoci di fare gli straordinari. E il risultato è stato che le nostre settimane erano fatte così: il lunedì mattina ricevevamo la lettera di richiamo per gli straordinari non fatti la settimana precedente, il mercoledì la richiesta di straordinari nuovi, minimo otto ore a settimana. E il venerdì l'ordine di servizio per intimarci di essere presenti al lavoro il sabato. C'è chi ha ricevuto lettere di richiamo per avere fatto mezz'ora di straordinario in meno. Alcune di noi sono in malattia da Natale, con lo psicologo e tutto il resto. A me a dicembre è venuto un attacco di panico e sono finita in ospedale".

Ma la narrazione assume contorni ben peggiori (e fin qui pareva già più che sufficiente) quando la fonte tratteggia un quadro del modus operandi di Franchi:

"Prima delle scadenze di campionario abbiamo sempre fatto gli straordinari: chi arrivava prima, chi lavorava il sabato mattina, festività, domeniche incluse, nessuna si è mai tirata indietro. Solo che nel tempo Franchi ha accentrato tutto su di sé, è diventata anche amministratrice delegata dell'azienda e ha perso qualsiasi frenoscartavetra le persone in modo veramente ignobile. Per lei la vita privata non esiste, ha milioni di chat con tutti i gruppi produttivi dove scrive a tutte le ore, inclusa la domenica. E tu devi sempre risponderle".

 

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