Infarto in montagna: salvato col defibrillatore al rifugio, muore due giorni dopo
Nonostante l'intervento tempestivo, in ospedale i medici non hanno potuto fare nulla contro le sue gravi condizioni di salute
Pochi giorni fa il tempestivo intervento col defibrillatore di uno scout adolescente è stato fondamentale per salvare la vita di un 55enne che ha improvvisamente accusato un attacco di cuore. Questa volta, purtroppo, sebbene l'uso del dispositivo elettromedicale è stato provvidenziale, le gravi condizioni di salute di un 37enne colpito da infarto non gli hanno lasciato alcuno scampo. Marco Oberti, infatti, a circa 48 ore dal malore che lo ha colto durante un'escursione in montagna, si è spento mentre si trovava ricoverato in ospedale.
Infarto in montagna: salvato col defibrillatore al rifugio, muore due giorni dopo
Nonostante la speranza e le preghiere dei suoi cari per una pronta guarigione, Marco Oberti, 37enne di Albino, purtroppo, non ce l'ha fatta. Come raccontato da Prima Bergamo, il giovane, colto da un infarto mentre si trovava in montagna, è stato salvato in extremis col defibrillatore al rifugio, ma si è spento dopo due giorni di ricovero in ospedale.
Marco Oberti, come ricostruito, lo scorso martedì 11 luglio 2023 era impegnato un'escursione in montagna con un amico per raggiungere il lago Branchino. I due, verso l'ora di pranzo, hanno deciso di fare tappa al rifugio Alpe Corte per pranzare. Qui, però, Marco ha iniziato a sentirsi male, lamentando pesantezza di stomaco.
Si è fermato a riposare a qualche centinaio di metri da lì, sulla riva del torrente Acqualina. Il compagno d'escursione è tornato all'Alpe Corte per prendere un po' d'acqua, ma il 37enne si è improvvisamente accasciato a terra: non respirava più e non si sentiva il battito.
Marco è stato stabilizzato grazie al pronto intervento di alcuni presenti, tra cui il curato di Torre Boldone, don Diego Malanchini, con alcuni accompagnatori 19enni del Cre: Nicola Maoloni, Andrea Cuter, Alex Vanalli e Lorenzo Mangili. La figlia dei proprietari del rifugio, la 21enne Serena Bonacorsi, ha portato il defibrillatore. In seguito, le manovre del personale del 118 lo hanno rianimato, ma le sue condizioni sono rimaste critiche e in elisoccorso è dovuto intervenire il massaggiatore cardiaco automatico.
Marco Oberti è stato quindi portato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Dopo due giorni di ricovero, però, la tragica notizia: il 37enne non ha resistito all'attacco di cuore.
Chi era Marco Oberti
Marco Oberti, come raccontato da Prima Bergamo, lavorava come guardia giurata. Il 37enne aveva studiato Lingue all'Università di Bergamo e lavorava per la Icts Italia Srl, una società di sicurezza. Le sue passioni erano il calcio, seguiva l'Atalanta e poi c'era la montagna. Amava infatti le escursioni, oltre che le camminate, il ciclismo e la fotografia.
I familiari di Oberti, come riportato da L'Eco di Bergamo, si erano già riuniti nell'abitazione dei genitori, dove anche lui viveva, in località Vall'Alta, in attesa di notizie dall'ospedale: la sua sorte era ancora incerta, seppur disperata. Il padre Ugo e la madre Luigina sono persone molto conosciute in paese e gli abitanti sono rimasti scioccati. La notizia del malore, così come della sua scomparsa, è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
La parrocchia di Albino ha reso noto che i funerali si terranno domani, sabato 15 luglio 2023, al pomeriggio. La salma verrà probabilmente portata a casa nella mattinata dello stesso giorno. Marco era donatore di organi e giovedì, dopo il decesso, è rimasto per un certo tempo in ospedale, dove ha potuto permettere, grazie anche al lavoro dei medici, ad altre vite di proseguire. Tutto il paese si è stretto intorno ai suoi genitori, alla sorella Francesca e ai fratelli Fabio e Diego, che dopo questi giorni difficili potranno dirgli addio.