VICENDA INTRICATA

Meloni da Vilnius prova a scrollarsi le rogne: "solidale" con la ragazza che ha denunciato il figlio di La Russa

Dopo le tante sollecitazioni arrivate dal Pd e dalle associazioni femministe, il presidente del Consiglio ha preso posizione

Meloni da Vilnius prova a scrollarsi le rogne: "solidale" con la ragazza che ha denunciato il figlio di La Russa
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Un'estate calda, bollente. Ecco allora che Giorgia Meloni prova a scrollarsi di dosso le rogne che stanno agitando le ultime settimane del Governo da Vilnius, in Lituania, dove è impegnato in un vertice Nato.

Qui il presidente del Consiglio ha di fatto "ceduto", dopo le tante sollecitazioni arrivate dall'opinione pubblica e dal Centrosinistra (in particolar modo dal segretario nazionale Elly Schlein) a prendere posizione sulla vicenda La Russa.

Il viaggio del premier, chi ha incontrato

Meloni ha partecipato alla riunione dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio Atlantico e successivamente alla riunione dei Capi di Stato e di Governo della Commissione Nato-Ucraina.

A margine dei lavori, la nostra presidente del Consiglio ha incontrato il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, e il Primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak.

In serata, ha invece partecipato alla cena al Palazzo presidenziale della Repubblica lituana.

Nella seconda e ultima giornata del vertice, erano in programma le riunioni dei leader G7 con il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky.

Il vertice Nato in Lituania, la ricerca della pace in Ucraina

La premier lo ha fatto al termine del vertice rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa post vertice Nato.

Rispetto a quello che era stato appunto l'esito del tavolo di lavori sulle dinamiche europee e mondiali che fondamentalmente avevano come punto principale e di strettissima attualità la guerra in Ucraina.

Unione Europea, Nato, Vaticano (per non dimenticare la Cina) con la loro attività diplomatica sono infatti impegnate a cercare di trovare finalmente una soluzione al conflitto che poti al tanto atteso "cessate il fuoco".

Il punto sul conflitto

A questo riguardo, Meloni ha osservato:

"Continuiamo a lavorare per favorire le condizioni per un processo negoziale che porti a una pace giusta, una pace duratura, una pace globale. È evidente, per come la vediamo noi, che senza adeguate garanzie di sicurezza per l'Ucraina sia molto più difficile arrivare alla pace, atteso che, come noi sappiamo, la Russia in passato ha molto spesso violato i patti che aveva sottoscritto. Quindi il tema delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina è un tema propedeutico anche a favorire un processo di pace".

Ma sul tavolo ci sono stati anche i temi degli sbarchi e dell'immigrazione, in particolar con gli arrivi incontrollati dalla Libia.

Premier solidale con la ragazza coinvolta nella vicenda

Ma nella "finestra" sulle vicende italiane (Meloni è anche alle prese con le altre "rogne" Santanché e Delmastro (cui la premier ha rivolto parole di stima), a cui si sono aggiunte accuse di omofobia contro il Ministro dello Sport Abodi), la premier si è lasciata, diciamo, un po' andare commentando il caso La Russa che, ironia del destino, tempo fa si era espresso anche in maniera decisamente colorita sul rapporto tra gli uomini e le donne:

"Riguardo il il caso di Leonardo La Russa, voglio dire qui che comprendo molto bene da madre. La sofferenza del presidente del Senato Ignazio La Russa, anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda".

E ancora:

"Io tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che ritiene di denunciare e non mi pongo il problema dei tempi. Però anche qui poi bisogna andare nel merito, capire esattamente cosa sia accaduto e qui davvero mi auguro che la politica possa restarne fuori".

Una presa di posizione dunque forte, attesa, non scontata, che, se da un lato trovato compiacimento dell'opposizione e delle associazioni a difesa delle donne, dall'altra potrebbe creare altre tensioni non solo nell'Esecutivo, ma anche all'interno di Fratelli d'Italia dove Meloni e la Russa sono due personalità "forti".

La rivendicazione dell'impegno del Governo

Poi però la leader di Fratelli d'Italia e primo ministro ha voluto rimarcare l'impegno del Governo proprio sul tema della violenza sulle donne, tema attualissimo a fronte di accadimenti di cronaca che con cadenza ormai purtroppo periodica scuotono l'Italia intera.

Meloni ha infatti osservato:

"Quello che posso fare io è ricordare che come Governo noi abbiamo approvato qualche settimana fa un disegno di legge sulla violenza contro le donne, che è stato apprezzato come importante passo avanti nei confronti delle vittime".

Il "fuoriprogramma" dei tacchi...

Durante la conferenza stampa Meloni ha mostrato più volte segnali di insofferenza, sbuffando anche platealmente e arrivando anche a chiedere ai suoi collaboratori quanto mancasse alla fine dell'impegno con la stampa.

Ma, resasi conto, che la situazione poteva avere un'interpretazione diversa e negativa, ha subito chiarito:

"No, non mi sono stancata di voi, ci mancherebbe...sono i tacchi".

Tanto da aggiungere proprio a fine conferenza, come una liberazione: "Mi fanno malissimo i piedi".

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