Il presidente del senato

I "consigli educativi" di Ignazio La Russa: "Se tuo figlio manca di rispetto a una donna, tiragli un ceffone"

"Io ci ho provato coi miei 8 figli maschi e credo di aver fatto un buon lavoro"

I "consigli educativi" di Ignazio La Russa: "Se tuo figlio manca di rispetto a una donna, tiragli un ceffone"
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Arriva la ricetta di Ignazio La Russa, esponente di spicco di Fratelli d'Italia, nonché attuale presidente del Senato contro violenza sulle donne e femminicidi. Interrogato sul tema, caldissimo in questi giorni dopo lo scioccante destino toccato alla giovane Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza dal compagno, il politico di lunga data consiglia di rifilare un bel ceffone - raccomandandosi che sia forte - al proprio figlio nel caso lo si veda mancare di rispetto a una donna.

La Russa: "Ceffone ai figli quando mancano di rispetto a una ragazza"

Ospite nello studio di Myrta Merlino a L'Aria che tira, la seconda carica dello Stato, ha indicato i suoi metodi educativi.

"Femminicidi? Il rispetto per le donne nasce in famiglia, sin da quando i figli sono piccoli. Io ci ho provato coi miei 8 figli maschi e credo di aver fatto un buon lavoro. Se vedi che tuo figlio manca di rispetto a una ragazza, tiragli un ceffone. Ma tiraglielo forte, vedrai che se lo ricorda“.

Mentre l'Esecutivo ha annunciato un disegno di legge volto ad inasprire il "Codice Rosso", il 75enne continua:

“Se fossi al governo, il femminicidio sarebbe uno dei temi che cercherei di affrontare con la maggior energia possibile. L’ho detto anche ai carabinieri, si può fare subito: raddoppiare il numero dei carabinieri che si occupano dei reati di genere, da 600 a 1200. Ma non basta – conclude – bisogna anche indire una manifestazione di soli uomini perché il femminicidio è una questione di uomini. Così si fa capire che noi uomini dobbiamo prendere coscienza. Un segnale deve partire dagli uomini e dalle famiglie”.

Il parere degli educatori

Un consiglio che va in controtendenza con quanto raccomandato da pediatri ed educatori, che sconsigliano di ricorrere alla violenza come metodo educativo. Psicologi Italia spiega:

"In accordo con gli studi della psicologia dello sviluppo è completamente scorretto picchiare i figli. Il genitore che usa la violenza nei confronti del figlio non lo rispetta e lo umilia inoltre lo porta ad interiorizzare un modello genitoriale disfunzionale. Questo tipo di genitore percepisce di non avere risorse sufficienti per gestire la situazione problematica in un'altro modo e così prova rabbia e frustrazione che agisce nei confronti del figlio. Con le punizioni fisiche il bambino imparerà che i conflitti si risolvono con l'aggressività, al contrario un genitore che propone un modello autorevole basato sul dialogo renderà il proprio bambino un uomo più forte, capace di gestire i conflitti facendo valere le proprie ragioni ma rispettando l'altro."

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