Escherichia coli nella tartare di manzo, listeria nel formaggio canestrato: attenzione!
Doppio richiamo da parte del Ministero della Salute
Doppio richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute: escherichia coli nella tartare di manzo e listeria nel formaggio canestrato, fate attenzione!
Escherichia coli nella tartare di manzo
Il Ministero della Salute ha pubblicato un richiamo alimentare per diverse tipologie di "Tartare" prodotte e commercializzate da Fiorani & C. S.P.A. che ha sede in via Coppalati, 52 a Piacenza (Emilia Romagna) - 29122 e marchio di identificazione IT 592 S CE.
I prodotti ritirati dal mercato sono i seguenti:
- "2 tartare" del marchio Fiorani con numero di lotto 25223TA, data di scadenza 04/07/2023 e 05/07/2023 e peso di 210 grammi
- "Tartare" del marchio Le Colline della Bontà con numero di lotto 25223TA, data di scadenza 06/07/2023 e peso di 210 grammi
- "Tartare" con numero di lotto 25223TA, data di scadenza 04/07/2023, 05/07/2023 e peso di 210 grammi
Il motivo del richiamo riguarda la possibile contaminazione da Escherichia Coli.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare le tartare con la scadenza e il numero di lotto indicati e di restituirle al punto vendita dove le si ha acquistate.
Cosa è l'Escherichia coli STEC
L'Escherichia coli è un germe appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, famiglia che include un numero ampio di specie batteriche, il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di ALCUNIanimali. Alcuni ceppi di Escherichia coli, definiti “produttori di Shiga-Tossina” o “verocitotossici” (STEC o VTEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica.
Inoltre, una possibile complicazione (5-10% dei casi) a seguito di una infezione da STEC, frequente soprattutto nei bambini, è la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%)si rivela fatale. Gli STEC possono appartenere a differenti sierotipi (ne esistono più di un centinaio), ma la gran parte dei casi di infezione riportati nell’uomo risultano causati da E. coli appartenenti a 5 sierotipi (O157, O26, O111, O103 e O145).
I bovini rappresentano il più importante serbatoio naturale di STEC, frequentemente presenti anche in altri ruminanti domestici e selvatici (pecore, capre, cervi, caprioli, ecc), spesso senza causare alcun sintomo di malattia evidente.
Listeria nel formaggio canestrato
Il Ministero della Salute ha emesso un richiamo alimentare anche per il formaggio "Canestrato di Totò" del marchio C.P.F Soc. Coop Produttori Formaggi che ha sede di stabilimento in via degli artigiani 4 a Vetralla (Viterbo) e marchio di identificazione CE ITD6L2N.
Richiamati il lotto di produzione 06/04/2023, con data di scadenza 06/12/2023 e peso di 1,8/2 chilogrammi.
Il motivo del richiamo riguarda la presenza di listeria monocytogenes oltre i limiti previsti dalla normativa vigente.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non venderlo e di restituirlo al fornitore c0n la bolla del reso.
Listeria: di cosa parliamo
L'allerta listeria è iniziata oramai quasi un anno fa con la contaminazione di alcuni wurstel. Prodotti che avevano portato alla morte di tre persone (un quarto caso era invece poi stato smentito) e al ricovero di una sessantina. Poi era toccato ad altri alimenti, tutti o quasi di largo consumo: tramezzini, gorgonzola, pancakes, prosciutto cotto. Gli ultimi richiami riguardano affettati e formaggi.
La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.
Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.
Listeria: cosa fare per prevenire
Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.
L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.
In particolare serve:
- lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
- conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
- cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
- non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
- non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.