Precipita da un traliccio dell'alta tensione su una recinzione e muore a soli 23 anni
E' successo nel Bresciano dove poche ore prima è morto anche un altro operaio 60enne. Nelle Marche operaio esce da un tombino dove lavora e viene colpito alla testa da un'auto
Una caduta, da almeno 40 metri di altezza, che non gli ha lasciato alcuno scampo. Un operaio 23enne è l'ennesima vittima della strage quotidiana degli incidenti sul lavoro. Il giovane ha perso la vita nel Bresciano, in Lombardia, provincia dove poche ore prima si è verificata un'altra tragedia lavorativa nella quale è morto un 60enne, travolto da un mezzo pesante sull'A4. In sole 24 ore, purtroppo, si registra il decesso di sei lavoratori in tutta la Penisola.
Cade da un traliccio alto 40 metri e precipita su una recinzione
Nella giornata di ieri, martedì 13 giugno 2023, poche ore dopo l'operaio 60enne travolto da un mezzo pesante sull'A4 a Lonato del Garda, in provincia di Brescia (Lombardia) si è verificata una seconda tragedia sul lavoro. Come raccontato da Prima Brescia, a Castegnato, Sami Macukulli, operaio 23enne, è morto dopo essere caduto da un traliccio dell'alta tensione, precipitando su un muro di recinzione. Un volo da brividi, avvenuto a 40 metri d'altezza, che non gli ha lasciato alcuno scampo.
La tragedia è avvenuta verso le 16.40 del pomeriggio in via Padana Superiore 111/a.
Immediata la chiamata dei colleghi ai soccorsi, i quali però, una volta giunti sul posto con due ambulanze e un'automedica, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'operaio. A perdere la vita è stato il 23enne Sami Macukulli, nato e cresciuto in Albania, ma residente a Caorle (Venezia). specializzato per lavori in quota alla rete elettrica, da diverso tempo operava come dipendente della Coget Impianti.
Stando alle prime informazioni sull'incidente sul lavoro, il 23enne stava sostituendo la fune di guardia (cavo che dovrebbe assorbire eventuali fulmini) di una rete di Terna, società italiana che opera nelle reti di trasmissione dell'energia elettrica. Pare che al momento della tragedia fosse regolarmente imbragato per operare in sicurezza.
Per ricostruire la dinamica dei fatti sono intervenuti sul posto i carabinieri della compagnia di Chiari, Ats e i tecnici per i rilievi del caso. La sua caduta, stando alle prime ipotesi, sarebbe stata causata dalla rottura della catena di aggancio al traliccio dell'alta tensione. Gli inquirenti stanno cercando di capire se siano stati attivati adeguatamente i dispositivi di emergenza che gli avrebbero impedito di precipitare nel vuoto.
Il 23enne, a Caorle dal 2018, lascia il padre, anch'esso giunto con lui in Italia per cercare lavoro, la mamma e un fratello, quest'ultimi però ancora in Albania.
Operaio 60enne travolto da un mezzo pesante sull'A4
Qualche ora prima della tragedia di Castegnato, invece, a Lonato del Garda, sempre in provincia di Brescia (Lombardia), un incidente sul lavoro è costato la vita a Tiziano Pasquali, 60 anni.
L'operaio, originario di Piove di Sacco (Padova), stava eseguendo lavori di asfaltatura in un'area di cantiere al km 241 dell'A4 Milano-Venezia in direzione Brescia. Improvvisamente, Tiziano è stato travolto e ucciso dalla macchina spazzatrice guidata da un collega. Non è ancora chiaro il motivo dell'incidente, ma stando alla prima ricostruzione il conducente del mezzo pesante non avrebbe visto Tiziano lungo l'autostrada.
Il 60enne è morto sul colpo. I soccorritori, giunti sul posto con l’automedica, un’ambulanza di Valtenesi Soccorso, l’elicottero decollato da Brescia, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta: tutti i rilievi del caso sono stati affidati ai tecnici del Psal di Ats con il supporto della Polizia Stradale di Verona Sud. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre ulteriori accertamenti.
Tiziano Pasquali lascia i fratelli, l’ex moglie, i figli Omar ed Eva e il nipotino Leonardo.
Morti sei lavoratori in sole 24 ore
Oltre ai due operai che hanno perso la vita in provincia di Brescia, nelle ultime 24 ore è arrivata la notizia di altre quattro morti sul lavoro.
Nella serata di lunedì, 12 giugno 2023, Filippo Colapinto e il padre Giovanni, deceduti a Gioia del Colle, in provincia di Bari (Puglia). Secondo quanto ricostruito i due stavano lavorando alla pulizia di una cisterna nella "Cantina storica del cardinale" quando Filippo, il figlio, è caduto all'interno. Il padre Giovanni sarebbe poi caduto a sua volta nel tentativo di salvarlo. Subito sono stati allertati i soccorsi, arrivati in pochi minuti, ma il loro intervento è stato purtroppo vano. Padre e figlio sono deceduti per le esalazioni: all'interno della cisterna c'era una percentuale bassissima di ossigeno.
In Sicilia, più precisamente a Misterbianco, provincia di Catania, nella mattinata di ieri, martedì 13 giugno 2023, un operaio di 56 anni è morto mentre stava lavorando in un cantiere edile. L'incidente sul lavoro si è verificato verso le 11 in via Famiglia Santagati.
Sul posto si sono precipitati immediatamente i soccorsi che hanno cercato invano di rianimarlo. L'operaio 56enne ha perso la vita per cause ancora in fase di accertamento, ma stando alle prime informazioni l'uomo sarebbe morto dopo essere precipitato da un ponteggio, urtando violentemente la testa al suolo. Oltre al personale medico, sono infatti accorsi sul cantiere edile anche i carabinieri di Misterbianco e i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro.
Sempre ieri è arrivata anche la notizia che Pasquale Cosenza, 38enne di Portico di Caserta, purtroppo è morto dopo il tragico incidente che lo ha riguardato lo scorso venerdì, 9 giugno 2023.
Il 38enne stava lavorando sul tetto di un capannone a Capua, provincia di Caserta (Campania), quando è improvvisamente caduto, precipitando al suolo dopo un volo di alcuni metri. Immediatamente è stato soccorso e portato in ospedale a Caserta per curare le gravi lesioni riportate. Ferite che però non gli hanno lasciato alcuno scampo. Pasquale Cosenza si è spento dopo alcuni giorni di ricovero nel presidio ospedaliero. Lascia la moglie e una figlia di un anno.
Operaio esce da un tombino dove lavora e viene colpito da un'auto
Tra gli infortuni sul lavoro, invece, segnaliamo che ieri, 13 giugno, un 47enne è stato investito da un'auto mentre stava lavorando a un tombino di un cantiere stradale in via Del Donatore a Recanati, provincia di Macerata (Marche). E' successo intorno alle 14. Il 47enne, rimasto sempre cosciente, è stato trasportato in codice rosso con l'eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Ha riportato un trauma cranico, ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
Stando alle prime ricostruzione dei fatti, al vaglio della Procura di Macerata, l'operaio, che stava eseguendo lavori alla rete fognaria, una volta uscito dal tombino sarebbe stato colpito alla testa da una vettura guidata da una donna. La conducente dell'auto non si sarebbe accorta della sua presenza. Sul posto è intervenuto anche lo Spsal dell'Ast per tutti gli accertamenti del caso.
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