Allarme rientrato?

Variante indiana in Veneto, secondo l'istituto Zooprofilattico si tratta di un caso isolato

I due positivi al ceppo indiano sarebbero entrati subito in quarantena al loro arrivo e non avrebbero trasmesso l'infezione alla famiglia.

Variante indiana in Veneto, secondo l'istituto Zooprofilattico si tratta di un caso isolato
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La notizia della variante indiana individuata in Veneto, nei pressi di Bassano qualche giorno fa, aveva preoccupato non poco. E lo stesso Governatore Luca Zaia aveva espresso apprensione invitando alla prudenza. Ora, però, dall'istituto Zooprofilattico delle Venezie arriva una (semi) buona notizia.

Variante indiana in Veneto, si tratta di un caso isolato

Era stato il Governatore del Veneto Luca Zaia, nell'ambito del consueto bollettino del 26 aprile 2021 sull'emergenza sanitaria in corso, ad annunciare la presenza sul territorio (nello specifico nei pressi di Bassano del Grappa) del ceppo indiano del Covid. E la notizia aveva preoccupato non poco.

ECCO IL BOLLETTINO CON L'ANNUNCIO DI ZAIA

Anche perché, insieme ai timori di un'ulteriore variante (dopo le altre già sequenziate e ben diffuse in tutta Italia), si è da subito puntato il dito sulla sua presunta maggiore resistenza ai vaccini. Ora, però, dopo ore di apprensione, dall'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, se non proprio si può parlare di buona notizia, ne arriva una, per lo meno rassicurante.

Isolata e di provenienza estera (sottoposta a tracciamento immediato) la variante indiana individuata a Villaverla in un uomo e in sua figlia. I due sarebbero entrati subito in quarantena al loro arrivo e non avrebbero trasmesso l'infezione alla famiglia. Solo un altro famigliare sarebbe positivo ma perché convivente.

Qualche cenno sull'andamento dell'emergenza sanitaria

In Veneto ieri, martedì 27 aprile 2021 si sono registrati 848 nuovi contagi e 36 decessi. Numeri che portano a un totale, dall'inizio della pandemia il 21 febbraio 2020, di 409.213 casi e 11.281 vittime. In aumento i dati delle ospedalizzazioni, con 1.546 (+6) ricoverati con una diagnosi di Covid, di cui 1.328 (+3) nei reparti non critici e 218 (+3) nelle terapie intensive. Sono stati completati 472.418 cicli vaccinali, pari al 9,7 per cento della popolazione, per un totale di 1.512.159 dosi, pari al 91,4 per cento di quelle fornite, 1.039.741 prime dosi con una copertura del 21,3 per cento della popolazione.

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