Una 42enne precipita dalla cascata per un selfie, davanti al compagno
Un volo di 50 metri che non ha lasciato scampo alla donna. Sempre più casi simili: quando scattarsi una foto può costare la vita.
Aveva scavalcato la recinzione, avvicinandosi al fiume, per potersi scattare un selfie in uno dei luoghi paesaggistici più spettacolari della Valchiavenna (in provincia di Sondrio) al confine con la Svizzera, quando all'improvviso ha perso l'equilibrio ed è stata trascinata dalla corrente fino al punto di salto delle cascate dell'Acquafraggia, il tutto sotto gli occhi del compagno. Un volo di 50 metri che non ha lasciato alcuno scampo a Patrizia Pepe, 42 anni, tragicamente morta verso l'ora di pranzo di domenica 13 giugno 2021. Il fidanzato 36enne ha tentato di salvarla in extremis lanciandosi nel fiume, finendo anche lui nel vuoto delle cascate e ora si trova ricoverato all'ospedale di Gravedona.
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Precipita dalla cascata per un selfie
Una tragedia che si è consumata nella tarda mattinata di domenica 13 giugno 2021, verso le 12,30: Patrizia Pepe, 42enne, originaria di Polistena (Reggio Calabria) ma residente a Seregno, in provincia di Monza Brianza, ha perso la vita dopo essere precipitata per 50 metri mentre si trovava in gita con il compagno, un 36enne del torinese, alle cascate dell'Acquafraggia, nel Comune di Piuro, uno dei luoghi paesaggistici più iconici della Valchiavenna, preso d'assalto dai turisti, soprattutto d'estate, per la spettacolarità dei suoi ambienti naturali.
Stando alle prime ricostruzioni sulla dinamica dell'incidente, la coppia, giunta nel punto del doppio salto finale delle cascate, avrebbe oltrepassato la recinzione che delimitava il sentiero tracciato, avvicinandosi al fiume. Lì Patrizia Pepe, che voleva scattarsi un selfie in mezzo all'acqua con il paesaggio mozzafiato delle cascate di Acqua Fraggia, ha improvvisamente perso l'equilibrio cadendo nel torrente e cominciando ad essere trasportata a valle dalla forza della corrente, il tutto sotto gli occhi increduli del compagno.
Quest'ultimo, nel tentativo estremo di salvarla, si è fiondato a capofitto in acqua, ma invano. Entrambi sono precipitati per decine di metri, terminando la loro caduta nel vuoto nel bacino delle cascate. Sul posto, come raccontato da "Prima La Valtellina", su segnalazione di alcuni turisti che hanno assistito al tragico evento, sono intervenuti il Soccorso Alpino, due elicotteri e i sommozzatori dei Vigili del Fuoco oltre ai Carabinieri. Per Patrizia non c'è stato nulla da fare. Il fidanzato, invece, sopravvissuto, è stato trasportato in elisoccorso all'ospedale di Gravedona per le diverse fratture riportate.
Cascate dell'Acquafraggia ora a rischio chiusura
Poche ore dopo il tragico incidente che è costato la vita alla 42enne, il sindaco di Piuro, Omar Iacomella, è intervenuto sul suo profilo Facebook ufficiale riportando la notizia di quanto accaduto e sottolineando il fatto che, secondo la dinamica del fatto, i due escursionisti non avrebbero dovuto scavalcare la recinzione per raggiungere quel punto delle cascate, soprattutto senza aver indosso le adeguate scarpe da trekking.
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Controlli a campione, senza attrezzatura scatta lo stop
Come affermato dallo stesso primo cittadino, dopo il dramma verificatosi la scorsa domenica, nel corso dei fine settimana verranno effettuati controlli a campione nel punto dove partono i percorsi da trekking. Gli escursionisti non adeguatamente attrezzati saranno rimandati indietro e, se dovessero arrivare troppe persone e la situazione non fosse più gestibile, dichiara il sindaco che si sente pronto a chiudere tutto.
Quando un selfie può costare la vita
La morte di Patrizia Pepe avvenuta alle cascate di Acquafraggia rappresenta solo l'ultimo tragico episodio di decesso dovuto alla volontà di scattarsi un selfie in un luogo ad alto rischio di pericolo. Tante, troppe persone, spesso molto giovani, hanno perso la vita semplicemente perché volevano immortalarsi in un estremo autoscatto.
A Diamond Bay, una modella australiana di 21 anni è deceduta precipitando da una scogliera dopo che, nel tentativo di scattarsi qualche selfie con amici, si è sporta troppo in avanti cadendo poi per oltre 30 metri. Una studentessa polacca di 23 anni ha avuto una fine simile, ma cadendo da un ponte mentre era in procinto di farsi un autoscatto. A San Pietroburgo, una 17enne stava scattando una foto sul ponte di una ferrovia quando è caduto per 9 metri. Ancora più straziante il fatto che ha riguardato il 32enne Abhilash morto mentre tentava di filmarsi fingendo di impiccarsi. Restando in Italia, invece, una 16enne in gita a Taranto aveva riportato gravi ferite dopo essere caduta dalla ringhiera di una scogliera, sporgendosi fin troppo perché non riusciva ad inquadrarsi nello schermo del cellulare.