Un raggio di sole: la Cina torna al lavoro, a Lodi e in Piemonte scendono i contagi
I dati dei contagi nell'ormai ex zona rossa evidenziano una netta riduzione. E a Pechino la vita riprende.
Qualche segno di speranza a squarciare le nubi grigie attorno a noi. Per esempio, Pechino cerca di tornare lentamente alla normalità. Le strade tornano a riempirsi, sempre più persone hanno ripreso a lavorare, muniti di mascherine e disinfettanti, con diminuire dei casi di contagio da Coronavirus (GUARDA IL VIDEO).
In Cina si torna (lentamente) alla normalità
L'ultimo bollettino di lunedì parlava di soli 40 nuovi casi nelle precedenti 24 ore e 22 decessi, ai minimi da quando è iniziata la drammatica conta dell'epidemia. La presenza nelle metropolitane e nelle strade della capitale cinese è ancora bassa, ma le presenze aumentano.
LA CONTA AGGIORNATA IN TEMPO REALE NEL MONDO:
Piemonte: solo sette casi positivi in più
Intanto, buone notizie anche dal Piemonte. Nella serata di ieri, lunedì 9 marzo 2020, la Regione ha comunicato che “sono diventate 380 le persone risultate positive al Coronavirus, mentre quelle negative al test sono 1.238. Gli esami in corso sono 238”. Insomma, al lordo degli esami ancora in corso, i casi positivi accertati sono aumentati solo di 7 unità in un giorno, contro un incremento di circa 150 nella sola giornata di domenica.
Va meglio anche nel focolaio lodigiano
Lodi continua ad essere con una crescita contenuta. I dati dei contagi di Lodi evidenziano una netta riduzione: nell'ormai ex zona rossa negli ultimi giorni c’è stato un crollo dei positivi. Se le persone rimangono a casa tutto questo funziona, la diffusione si riduce e si può bloccare.
Così ieri in conferenza stampa l'assessore regionale lombardo alla sanità Giulio Gallera, che ha anche ricordato come il Coronavirus non si sconfigga con un farmaco (perché non ce ne sono): l’unico modo per fermare la diffusione è ridurre la vita sociale e gli spostamenti.