Umarell alla riscossa: arriva la terrazza panoramica per godersi i cantieri in sicurezza
Un'attività molto amata, soprattutto dai pensionati, che hanno ricevuto un regalo inatteso per praticarla in sicurezza: con tanto di info point.
Guardare i cantieri è una cosa seria e serve organizzazione. In Lombardia, precisamente a Melzo, il "building watching" sta davvero a cuore a molti, al punto da creare una terrazza che consenta a chi lo pratica - ovvero gli Umarell, termine del dialetto bolognese entrato ormai nel vocabolario comune che indica quanti trascorrono ore a osservare gli interventi in atto, magari fornendo consigli non richiesti ai manovali - di osservare da una postazione sicura e privilegiata, senza rischiare di perdersi le fasi salienti di un ripristino atteso da anni.
La terrazza degli Umarell
Alle porte di Milano è ripresa l’attività di ristrutturazione, finanziata con tre milioni stanziati da Tangenziale Esterna SpA, di Cascina Triulzia, l’immobile in cui, alla fine dell’800, Egidio Galbani avviò la prima industria italiana di formaggi a pasta molle. E per assistere al cantiere è stata inventata la terrazza degli Umarell.
Sicurezza per gli appassionati di cantieri
Il problema di garantire la sicurezza a tutti, in ordine sia alle norme anti-contagio vigenti sia alle leggi di tutela dei luoghi di lavoro, è stato risolto dall’impresa impegnata nella riqualificazione aprendo, nell’ala più panoramica della vecchia casera, un terrazzo vista cantiere che permette di seguire la riconversione-show del complesso abbandonato all’incuria dal 1908. Meglio di così...
C'è anche l'info point
L’interesse per il recupero di uno dei siti-simbolo della zona e la fiducia nel rilancio postCoronavirus instillata dall’operatività del personale spingeranno, dunque, nel corso di settembre i cittadini a raggiungere le vie Trivulzio e Lazzati con l’obiettivo di godersi, dall’alto ed en-plein-air, l’avanzamento dei lavori e con l’obbligo assoluto di mascherina in assenza di distanziamento. Il terrazzo a disposizione della comunità comprende, peraltro, un info-point corredato da pannelli che non soltanto riassumono le vicende di Cascina Galbani, censita sui mappali catastali sin dall’epoca di Maria Teresa d’Austria, ma illustrano anche i criteri di una trasformazione improntata alla messa in sicurezza dello stabile e alla salvaguardia della sua forma architettonica.