Il cambio di rotta di Zelensky: "L'Ucraina non può entrare nella Nato"
In videoconferenza con i vertici degli Stati occidentali l'ammissione del presidente ucraino. Ma la replica di Johnson fa temere per il conflitto.
"Non possiamo entrare nella Nato, l'Ucraina non può farlo, bisogna ammetterlo".
E la svolta della guerra, della finora già tragica invasione dell'esercito russo in Ucraina potrebbe racchiudersi tutta qui, in questa eloquente e lapidaria frase del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Ucraina non può entrare nella Nato", le parole di Zelensky
Un concetto che il presidente nel suo discorso online alla Joint Expeditionary Force di Londra, citato dall'agenzia Unian, ha ulteriormente ribadito con queste parole:
"Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo"
E proprio guardando a quella che è la resistenza davanti all'avanzata dell'esercito russo Zelensky ha aggiunto ancora un'annotazione riguardo l'approvvigionamento di armi, di fatto chiedendone di più ai paesi dell'Unione europea:
"Quelle che ci date in una settimana, durano 20 ore, per questo siamo costretti a riusare gli equipaggiamenti sottratti ai russi. Aiutandoci, aiuterete voi stessi"
La situazione in Ucraina dopo 20 giorni di guerra
Le esternazioni, l'appello accorato di Zelensky sono arrivate in quello che è ormai drammaticamente il ventesimo giorno di guerra in Ucraina.
Una giornata piuttosto critica: almeno tre esplosioni sono state udite nel centro di Kiev e sono stati colpiti diversi edifici. Tanto che nella capitale verrà imposto un coprifuoco di 35 ore a partire dalle 20 di oggi ora locale fino alle 7 del 17 marzo. E la popolazione attraverso gli altoparlanti è stata invitata a raggiungere i campi protetti allestiti da Esercito e protezione civile.
Ucraina-Nato, le parole di Zelensky: svolta, ma in che direzione?
Le parole del presidente ucraino potrebbero dunque segnare una svolta nel conflitto. Ma in che direzione? Ad una prima lettura, l'ammissione a non poter entrare nella Nato suonerebbe come una resa verso la Russia nella speranza di un cessate il fuoco e di un ritiro delle truppe.
Ma è davvero così? Difficile dirlo. Soprattutto guardando ad altri frasi di Zelensky nel suo collegamento con i Paesi occidentali:
"Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, tutto il mondo lo sa"
E poi ancora:
"Se aiutate noi, aiuterete voi stessi. Putin va fermato, potrebbe attaccare altri Stati europei"
La frase misteriosa (e inquietante) di Boris Johnson
Frasi criptiche, un po' misteriose. Definite anche un po' di "sfida" da parte del presidente inglese Boris Johnson. Del resto, il numero uno del Governo inglese ha osservato in modo misterioso e un po' inquietante rivolgendosi a Zelensky:
"Le tue parole hanno un po' il sapore di una sfida verso di noi. Ma hai ragione, possiamo fare noi tutti sappiamo che dobbiamo e possiamo fare di più"
Il quarto pacchetto di sanzioni Ue
Intanto, mentre in queste ore sono ripartiti i negoziati in videoconferenza tra Mosca e Kiev, l'Unione Europea ha approvato il quarto "pacchetto" di sanzioni contro la Russia.
Sono vietate tutte le transazioni con alcune imprese statali, sono previste restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie per l'industria della difesa, per la sicurezza e per l'industria energetica. E' stato decretato anche lo stop all'export di beni di lusso.
Infine, in linea di massima, è stata confermata l'ipotesi di azioni per sospendere la Russia come "nazione favorita" nel Wto, l'organizzazione mondiale del commerci.
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