Si può ancora evitare la "battaglia di Milano"? Per il governatore Fontana sì
"Nessuno scontro con Salvini, ha semplicemente esaminato i dati e si è convinto che il coprifuoco era inevitabile".
Secondo il professor Massimo Galli, il mediatico infettivologo dell'ospedale Sacco, quella forse già in corso è la famosa "battaglia di Milano" che si temeva già la scorsa primavera e che per fortuna non era mai iniziata.
Ora invece i contagi nella metropoli sembrano ormai fuori controllo, tanto che anche il direttore dell'Ats ha alzato le mani sconsolato spiegando che i positivi sono ormai talmente tanti che non è più possibile tracciarli tutti.
IL VIDEO DELLA PRIMA NOTTE DI LOCKDOWN A MILANO:
Si può ancora evitare la "battaglia di Milano"?
Ma quindi si può ancora evitare la "battaglia di Milano"? Per il governatore Attilio Fontana sì:
"L'unica è monitorare giorno per giorno e decidere se prendere provvedimenti più gravi. Sono valutazioni che facciamo con il nostro Comitato tecnico e con il Governo: se con i provvedimenti assunti il contagio dovesse rallentare (non necessariamente fermarsi) il lockdown sarebbe probabilmente evitabile".
A che numero scatta il lockdown?
"I posti in ospedale e in particolare in terapia intensiva sono la chiave: non ipotechiamo il futuro e vediamo come il virus reagirà ai nostri provvedimenti".
Preoccupato?
"Sì, ma con attenzione. Un film in parte già visto. Cerchiamo di uscire il meno possibile, soprattutto le persone più fragili".
Ha vinto lei con Salvini che non voleva il coprifuoco?
"Nessuno scontro, ha semplicemente esaminato i dati e si è convinto che il coprifuoco era inevitabile".
E lo scambio di lettere con Azzolina, contro la didattica a distanza alle superiori?
"Il tema è il trasporto pubblico intasato in alcuni orari, una soluzione può essere ridurre chi va al lavoro o chi va a scuola. Per altro è un provvedimento temporaneo: nel frattempo possiamo studiare ingressi diversi per gli studenti superiori".