Sapevate che potete firmare per il primo Referendum itinerante per abolire la caccia?

Da anni il tema della caccia suscita innumerevoli polemiche. La pericolosità e il dubbio valore etico-morale che porta con sé hanno spinto sempre più persone a prenderne le distanze nel corso del tempo. Stando alle statistiche italiane attuali, infatti, almeno il 70% della popolazione sarebbe favorevole ad una sua abolizione e in numero crescente sono le iniziative volte a sensibilizzare i cittadini su una questione così cruciale. Una di queste, ad esempio, è l’attività portata avanti da ORA Referendum contro la caccia, associazione presieduta da Giancarlo De Salvo che ha deciso di dar vita ad un Referendum Itinerante, il primo nella Storia dell'Europa, nel tentativo di contrastare ad ogni costo tale attività in quante più regioni e province possibili.

L'iniziativa di Giancarlo De Salvo e di "ORA Referendum contro la caccia"

Sebbene in Italia siano già in vigore leggi e normative che ne regolano lo svolgimento, la caccia continua dunque ad essere al centro di un forte dibattito. Da un lato c’è chi la sostiene incondizionatamente e chi non si pone affatto dei problemi a riguardo. Dall’altro, invece, ci sono tutti quelli come i membri del team di ORA che si adoperano per mettere un punto definitivo a quella che pare esser diventata una situazione senza via di uscita. In particolare, i soci di De Salvo intendono indire un pronunciamento popolare, il primo e unico ad essere “itinerante” a livello europeo, per chiedere la sospensione permanente di qualunque tipo di azione legata ad essa sulla base di presupposti come la tutela della bio-diversità, la salvaguardia dell’ambiente e la protezione di quei civili che, non di rado, rimangono coinvolti in spiacevoli incidenti sul suolo di caccia.

«Ho deciso di dar vita al primo Referendum Itinerante sulla caccia costituendo l’associazione ‘ORA Referendum contro la caccia’ nella speranza di riuscire ad abolirla in quante più province o regioni d’Italia.– ha dichiarato il Presidente De Salvo, forte del largo consenso che l’idea sta riscuotendo – Si tratta di un’operazione di notevole importanza e rappresenta un’imperdibile opportunità perché è l’unica strada percorribile per poter arrivare ad un reale cambiamento. L’ambiente che ci circonda va protetto e non distrutto, uccidendo gli animali che lo popolano o inquinandolo con piombo e plastica. Sono certo che l’unione di tutti quelli che hanno a cuore questa causa sarà grande e avrà modo di fare rumore nel nostro sistema sociale. Insieme vinceremo il referendum contro la caccia. Ideali tanto onorevoli renderanno senza ombra di dubbio la nostra Nazione migliore da tutti i punti di vista».

Proprio per questo, ha avuto inizio l’allestimento di banchetti per la raccolta delle firme che ha già toccato le province di Treviso, Firenze, Arezzo, Prato, Grosseto, Pistoia e Lucca, secondo un calendario ben strutturato e reperibile al link https://orareferendumcontrolacaccia.it/richiestacalendario/, e che continuerà fino a raggiungere ogni area della penisola.