Sanremo zona arancione rinforzata proprio nella settimana del Festival
Se ne sta parlando poco, ma alla vigilia dell'inizio della nota kermesse musicale il virus corre a Ponente.
Alla vigilia dell'inizio della kermesse musicale più importante d'Italia - ovviamente parliamo del Festival di Sanremo 2021 - la città dei fiori accusa i colpi del Covid. Si è molto parlato della situazione lombarda, con Brescia posta in "arancione rinforzato" a causa dei focolai generati dalla variante inglese, nonché dei 4 altri Comuni lombardi blindati in zona rossa.
Ma anche Sanremo si trova nella stessa identica situazione, malgrado la situazione dei contagi e le misure preventive messe in campo per scongiurare il peggio dal governatore ligure Giovanni Toti nelle aree comprendenti Sanremo e Ventimiglia siano passate un po' sottotraccia negli ultimi giorni, sui media nazionali.
Eppure martedì 2 marzo 2021 inizia in Festival di Sanremo (e forse, il motivo è proprio questo).
A Sanremo e Ventimiglia scattano le ordinanze anti Covid
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha firmato un’ordinanza nella mattina del 23 febbraio 2021 con la quale chiude i Comuni del distretto sanitario numero 1, quindi Ventimiglia e Sanremo, a causa dell’alta incidenza del virus. Sarà in vigore da mercoledì 24 febbraio a venerdì 5 marzo.
“Il dato più importante riguarda la circolazione del virus nell’estremo ponente legato alla circolazione dello stesso in Costa Azzurra. Dopo aver parlato col ministro Speranza, ripetute volte, dopo aver già avvisato i sindaci del territorio, abbiamo deciso di prendere alcune misure soprattutto sulla città di Ventimiglia e i comuni limitrofi” ha dichiarato.
L'ordinanza prevede per i distretti sanitari 1 e 2 (quindi Sanremo e Ventimiglia) la chiusura di tutte le scuole e per i Comuni del distretto 1 una serie di misure aggiuntive, tra cui divieto di asporto dopo le 18, il divieto di vendita di alcolici in ore serali, il divieto di assembramento e spostamento dai propri Comuni.
Le misure nello specifico
Chiusura scuole di ogni ordine e grado per i distretti socio sanitari 1 (Ventimiglia e altri comuni) e 2 (Sanremo e altri comuni). E' vietato l'accesso ai minori anche con i familiari o altre persone abitualmente conviventi ad aree gioco in parchi, ville e giardini pubblici.
"Nessuna incompatibilità con il Festival"
Come si concilia questa situazione con il Festival in partenza? Il governatore Toti si è mostrato tranciante:
“Perché Sanremo è Sanremo e certe polemiche non sono niente. Dopo aver letto nelle ultime ore qualsiasi cosa sul Festival tengo a chiarire una cosa: non c’è alcuna incompatibilità tra le misure che abbiamo preso con l’ordinanza nel Ponente ligure e lo svolgimento della manifestazione".
E ancora:
“Oltre al fatto che non vi è emergenza negli ospedali e la città è interessata solo in minima parte dalla nuova ordinanza, bisogna anche specificare, per chi non sa o fa finta di non ricordarlo, che il Festival si svolgerà come se l’Ariston fosse uno studio televisivo, senza pubblico in sala, con misure di sicurezza e di profilassi approvate dal Comitato Tecnico Scientifico, che prevede il minimo del personale interessato ai lavori e nessuna forma di assembramento o di rischio per la città. A questo punto mi chiedo e vi chiedo: perché non possiamo celebrare un grande spettacolo come il Festival di Sanremo, vetrina eccezionale che porta visibilità e lavoro alla Liguria? Perché rinunciare a una gara canora che darà benefici, diretti e indiretti, a tante attività che speriamo possano ripartire al più presto? Parliamo tanto di convivere con il virus, questo è il momento di farlo”.
Insomma, nessuno tocchi Sanremo.
Si parte il 2 marzo: tutte le ultime novità
Intanto all'Ariston tutto è pronto per questa strana edizione del Festival senza pubblico e in piena pandemia. Il governatore Toti ha ricordato che è assolutamente vietato, come tradizione vorrebbe, assembrarsi fuori dal teatro per vede i cantanti. Amadeus, sull'ipotesi rinvio della kermesse, ha dichiarato:
"Dà lavoro a migliaia di persone e, purtroppo, rinunciare al festival non avrebbe certo aiutato a riaprire i cinema, i teatri e le sale da concerto. Sanremo non è insensibile a tutto questo".
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