La 18enne di origini pakistane

Saman: il video in cui zio e cugini sono ripresi con le pale nella notte

Il fratello 16enne crolla e ricostruisce quella terribile notte in cui la giovane sarebbe stata uccisa dalla sua stessa famiglia. E punta il dito.

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"Abbiamo fatto un lavoro fatto bene" scriveva in chat ai familiari Danish Hasnain, zio 33enne di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane scomparsa in circostanze sospette più di un mese fa da Novellara, in Emilia Romagna. Fin da subito i servizi sociali avevano dato l'allarme e gli investigatori sono sempre più convinti che la giovane - che voleva vivere all'occidentale e aveva già rifiutato due matrimoni combinati - sia stata uccisa dai suoi familiari. A confermare la ricostruzione un video agghiacciante che, secondo i carabinieri, incastrerebbe lo zio e i due cugini della ragazza. Nel filmato, ripreso da una telecamera di sorveglianza nei pressi dell’abitazione della giovane lo scorso 29 aprile - giorno prima della presunta uccisione - si vedono lo zio con due cugini -Ikram Ijaz, 28anni, e Nomanulhaq Nomanulhaq, 33 anni - che si muovono imbracciando delle vanghe. Secondo le autorità questa sarebbe la prova regina che i tre si stessero dirigendo a scavare la fossa dove avrebbero poi gettato il corpo della vittima.

Saman, uccisa dalla famiglia?

La procuratrice Isabella Chiesi che coordina l’indagine ha parlato di "omicidio premeditato" forse da prima del 26 aprile, la data in cui lo zio ha acquistato i biglietti aerei ai genitori di Saman, assicurando loro la fuga in Pakistan avvenuta ai primi di maggio. Nell’ordinanza con cui chiede l’arresto per omicidio volontario di cinque componenti del clan Abbas, il gip Luca Ramponi parla di uccisione "per punirla dell’allontanamento dai precetti dell’Islam e per la ribellione alla volontà familiare, nonché per le continue fughe di casa". E la madre della ragazza? Dalle indagini emergono particolari terrificanti: dal Pakistan, invia messaggi al figlio, rimasto in Italia, raccomandandogli di dire che la sorella scomparsa è partita. Ma non è ancora finita: secondo quanto Saman stessa aveva confidato al suo ragazzo poco prima di sparire nel nulla, la 18enne aveva captato in un dialogo tra la madre e un’altra persona lo volontà di ucciderla: "L’ho sentito con le mie orecchie, ti giuro che stavano parlando di me. Non sono fiduciosa. Se non mi faccio sentire per due giorni allerta le forze dell’ordine". A confermare lo scenario da brividi anche la confessione resa dal fratello minorenne della ragazza.

Il fratello: "Uccisa dallo zio"

"Mio zio Danish ha ucciso Saman. Ho paura di lui, perché mi ha detto che se io avessi rivelato ai carabinieri quanto successo, mi avrebbe ammazzato. Ho pensato anche di ucciderlo mentre dormiva, visto ciò che ha fatto. Ma poi ho pensato che sarei finito in prigione. Ed era meglio che intervenissero i carabinieri", così il fratello minorenne della giovane.

E' il 9 maggio quando il 16enne viene fermato durante un controllo in provincia di Imperia mentre tenta di scappare verso la Francia. Sprovvisto di documenti viene portato in una struttura d’accoglienza minorile. Dopo l’identificazione arrivano le prime ammissioni che hanno dato il via all’indagine per omicidio. Pochi giorni dopo, intorno a metà maggio, il ragazzino - davanti alla Procura minorile di Bologna,- ha spiegato come sarebbe stata uccisa sua sorella.

Saman, poco dopo la mezzanotte del 1° maggio, scappa di casa in seguito ad una furibonda lite con il padre Shabbar, 46 anni, e la madre Nazia Shaheen, 47. La ragazza ha preteso i documenti rimasti in loro possesso dopo che, per essersi opposta al matrimonio combinato in Pakistan, i servizi sociali di Novellara l’avevano trasferita in un centro protetto. Ma lei ha fatto ritorno in quella casa...scelta che potrebbe esserle stata fatale. A questo punto, secondo il racconto del minore, arriva lo zia che intima ai genitori di andare a casa e che ci avrebbe pensato lui. Il fratello vede pochi minuti dopo il padre con lo zaino che Saman indossava, ma di lei più nessuna traccia.

"Secondo me l’ha ammazzata strangolandola, perché quando è entrato non aveva nulla in mano" ha detto il ragazzo che racconta di aver domandato allo zio dove avesse seppellito la 18enne per poterla abbracciare un'ultima volta, ma il presunto assassino avrebbe risposto di non poterlo rivelare. La buca, come confermerebbe anche il video, era già pronta.

L’ultima immagine che si ha di Saman è quella delle telecamere di sicurezza che la inquadrano alle 00.09 del 1 maggio. Le autorità italiane hanno avviato, a carico dei genitori della ragazza che sono ritornati in Pakistan in fretta e furia, una rogatoria internazionale di arresto ed estradizione. Anche sullo zio della giovane, Danish Hasnain, pende un mandato di cattura europeo.

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