trattative difficili

Riprendono i negoziati tra Russia e Ucraina. Mosca: "Sul tavolo il cessate il fuoco"

Le delegazioni si incontreranno nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 marzo. Kiev parla di oltre duemila morti tra i civili.

Riprendono i negoziati tra Russia e Ucraina. Mosca: "Sul tavolo il cessate il fuoco"
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Dopo un lungo tira e molla - figlio anche degli ultimi devastanti attacchi dei russi, che hanno portato devastazione soprattutto a Kharkiv - riprendono i negoziati tra Russia e Ucraina. L'incontro avverrà  alle 15 bielorusse (le 13 italiane) di giovedì 3 marzo 2022. 

Riprendono i negoziati tra Russia e Ucraina

Dopo la prima infruttuosa giornata, giovedì 3 marzo, riprendono i tentativi di mediazione tra i due Paesi, anche se la situazione non sembra semplice da sbloccare. I russi già mercoledì 2 avevano dichiarato che la loro delegazione era in viaggio verso il luogo fissato per l'incontro (che si terrà a Brest in Bielorussia), mentre si attendeva la risposta ucraina. Nel pomeriggio il consigliere capo dell'ufficio del presidente Volodymir Zelensky ha confermato che il summit si farà. Ma ha anche puntualizzato che Kiev non avrebbe accettato ultimatum da parte del Cremlino. Che da parte sua ribadisce le proprie richieste: neutralità dell'Ucraina e demilitarizzione.

L'incontro è poi stato spostato a giovedì  per alcune difficoltà logistiche del gruppo ucraino. 

Da Mosca arrivano rassicurazioni: "Sul tavolo anche il cessate il fuoco". Ma in pochi sembrano crederci.

Mariupol assediata: "Siamo senza acqua"

Intanto si fa drammatica la situazione della città di Mariupol. Il sindaco ha parlato di città sotto assedio e di grandi difficoltà per la popolazione. Non ci sarebbe più acqua e mezzo milione di persone sarebbe bloccato senza possibilità di uscita.

"Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto di tutto per bloccare l'uscita dei civili dalla città, bloccando mezzo milione di persone. Non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e dagli appartamenti oggi, poiché i bombardamenti non si fermano".

A tenere in scacco la popolazione sarebbe anche il battaglione Azov. I russi denunciano che stanno usando i civili come scudi umani.

Ucraina: "Oltre duemila civili morti"

Il bilancio degli attacchi russi, intanto, si fa drammatico. Dopo gli attacchi all'antenna tv di Kiev e i bombardamenti su  Kharkiv, l'Ucraina denuncia la distruzione di edifici residenziali, asili e ospedali.

Il numero dei morti tra i civili sarebbe salito in maniera vertiginosa: secondo le autorità ucraine sarebbero oltre duemila.

Intanto la Nato starebbe valutando la  possibilità di proclamare la "no fly zone" sul territorio ucraino. Una situazione che potrebbe portare a ulteriori tensioni e a scontri aerei.

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