Rapine e furti d'auto, sgominata banda sinti fra Padova, Venezia e Rovigo
Tre sono finiti in carcere, per un quarto soggetto è scattato l'obbligo di dimora. Operavano tra le province di Padova, Venezia e Rovigo.
Tutto è partito da una rapina: una donna, scippata della borsetta e poi caduta in terra, con la sua denuncia ha permesso ai Carabinieri di far partire le indagini.
E quello che si è scoperto sul responsabile della rapina (che non operava da solo) è davvero incredibile: alle spalle di questo "sodalizio" sinti, infatti, gravavano almeno 10 furti commessi in diverse province venete.
Tutti i reati sono stati commessi nelle province di Padova, Venezia e Rovigo.
Rapinatori e ladri d'auto, sgominata la banda dei sinti
L’attività d’indagine è iniziata con una rapina commessa a Conche di Codevigo in provincia di Padova, il 19 giugno 2020, ai danni di una donna che, mentre stava raggiungendo, a piedi, il luogo di lavoro, veniva scippata della borsetta e fatta cadere a terra riportando alcune ferite al volto.
I successivi accertamenti, anche di carattere tecnico, consentivano di individuare i soggetti responsabili della rapina. Sono stati così posti in essere numerosi ulteriori controlli sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza e svolti servizi di controllo nei confronti dei tre sospettati, attività che si è conclusa riuscendo ad attribuire loro la responsabilità della rapina e di 10 furti commessi a bordo di auto.
Colpi a segno fra Padova, Venezia e Rovigo
La conseguente comunicazione dell’esito delle indagini svolte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Piove di Sacco all’Autorità Giudiziaria, forniva gli elementi al Dott. Sergio Dini, che ha coordinato le attività, per richiedere al G.I.P., Dott.ssa Lazzarin, l’emissione di un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due sinti indagati, compendiato da un decreto di perquisizione domiciliare, eseguito nei comuni di Candiana (PD) e Cavarzere (PD).
CURCIO David, ventunenne, è stato associato presso la casa circondariale di Verona, mentre MILLAS Naichel, diaciannovenne, è stato accompagnato alla casa circondariale di Padova. Lo stesso provvedimento è stato emesso dal Tribunale dei Minorenni di Venezia a carico di un altro sinto, H.C. sedicenne all’ epoca dei fatti, tradotto presso l’istituto penale per minorenni di Treviso.
Al quarto sodale, F.D. un venticinquenne residente a Cavarzere in provincia di Venezia è stato invece imposto al momento l’obbligo di dimora in quel Comune.