L'editoriale

Prima "Zona arancione sproporzionata", poi "Chiusura totale": il salto carpiato del governatore Zaia

"Più rallentiamo la velocità di contagio e più respiro diamo alle nostre strutture sanitarie", sostiene ora Zaia, centrando il punto.

Prima "Zona arancione sproporzionata", poi "Chiusura totale": il salto carpiato del governatore Zaia
Pubblicato:
Aggiornato:

A volte non è facile star appresso ai politici, specie in tempi concitati come questi del Coronavirus...

8 marzo 2020:
"Il Veneto si oppone alla creazione delle tre zone di isolamento, una misura sproporzionata".

10 marzo 2020:
"Piuttosto che protrarre un’agonia che dura mesi, credo sia meglio arrivare a una chiusura totale, cosi’ da bloccare definitivamente il contagio".

Il salto carpiato del governatore Zaia

In soli due giorni, un vero doppio salto carpiato, quello del governatore Luca Zaia. Il presidente veneto ha cambiato idea. Per fortuna, vien da dire. Se all'uscita del primo Decreto Coronavirus (quello che da domenica ha blindato tutta la Lombardia più altre 14 province, comprese Padova, Venezia e Treviso) aveva giudicato "spropositato" l'intervento del Governo, ora il politico leghista s'è reso conto che non sono misure meno restrittive quelle che possono agevolare il tessuto sociale e produttivo nella sua regione, ma esattamente il contrario.

"E' fondamentale isolare il virus, e più rallentiamo la velocità di contagio e più respiro diamo alle nostre strutture sanitarie".

Ha aggiunto Zaia, centrando stavolta il punto. La Lombardia sta, infatti, ormai raggiungendo la saturazione dei posti letto nelle terapie intensive ed è già pronto un piano per distribuire il "surplus" anche in regioni vicine... ma se la stessa virulenza il contagio la raggiungesse anche in quelle?

La matematica è impietosa. E infatti, chi ora vede la curva dei positivi in impennata corre ai ripari: proprio come Zaia, anche il piemontese Alberto Cirio inizialmente aveva sbandierato una sorta di "disobbedienza civile" da parte della sua regione, quando ancora si discuteva della sola questione della chiusura delle scuole...

Se il governatore della Lombardia che produce la metà del Pil italiano e che per prima ha affrontato questa emergenza sanitaria chiede oggi misure ancora più restrittive e propone di chiudere tutto, io credo che la sua voce vada ascoltata e valutata con grandissima attenzione", dichiara invece oggi Cirio. Finalmente (di nuovo).

daniele.pirola@netweek.it

Seguici sui nostri canali