Poliziotto dona il suo stipendio a quattro ospedali e... si becca una sanzione disciplinare
Fanno quadrato i colleghi del sindacato: "Altro che punizione, andrebbe al contrario encomiato".
Ha fatto il giro d’Italia la vicenda di cui è stato protagonista, suo malgrado, un agente della Polizia stradale in servizio a Vercelli, Antonino Lollo, podista di talento finito in isolamento a Clusone (come spiega Prima Bergamo, abita ormai da tempo nella Valseriana tristemente divenuta famosa nelle cronache ai tempi del coronavirus).
Dona lo stipendio a quattro ospedali e...
L’atleta, impossibilitato a svolgere le sessioni di allenamento ma anche a operare come poliziotto della Stradale (in questo caso per motivi di salute, visto che, nonostante il tampone negativo, aveva sintomi simili a quelli del Covid-19) aveva deciso di donare il proprio stipendio a quattro ospedali: il Sant’Andrea di Vercelli (la città in cui lavora), l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (in quei giorni in grande emergenza per i tanti casi di Covid), quello di Sant’Agata di Militello e di Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia, la sua terra di origine.
Un gesto che molti lettori hanno appreso attraverso un’intervista nella quale Lollo raccontava al La Stampa la situazione che stava vivendo come atleta in quarantena. Un’intervista finita (anche) sul tavolo della sua dirigente regionale che ha rivolto al poliziotto una contestazione disciplinare.
Lollo, insomma, si è visto punire dalla dirigente per aver rilasciato l'intervista, sebbene nella stessa non parlasse di attività di servizio, ma del suo ruolo di podista e delle sue condizioni. Non solo, oltre al danno anche la beffa: nelle contestazioni il suo comportamento è stato addirittura incredibilmente ritenuto non conforme al decoro degli appartenenti alla Pubblica sicurezza!
Roba da matti.
"Il nostro collega andrebbe al contrario encomiato"
A segnalare la vicenda, con toni decisamente indignati è la segreteria provinciale di Vercelli del Siap, Sindacato italiano appartenenti Polizia.
"Per tutti noi poliziotti il gesto del collega è stato motivo di orgoglio e ammirazione. Un esempio per tanti ma non per la dirigente regionale del comparto che pretendeva di essere informata dell'intervista, pur non riguardando motivi di servizio. Con il suo comportamento Lollo ha dato lustro all'amministrazione pubblica. Per questo chiediamo con forza che la bizzarra contestazione venga subito archiviata, restituendo credibilità alla nostra amministrazione. Anzi, sarebbe opportuno premiare il collega, che si è distinto per generosità e senso civico, in un momento di particolare difficoltà per l'intero Paese".
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