Pesce d'aprile dell'Inps: via alle domande per il bonus, ma il sito non va VIDEO INCREDIBILE
Chi è riuscito a entrare s'è trovato nel profilo di un altro utente... Hacker in azione?
(video in apertura concesso dalla sezione Monza e Brianza di Fratelli d'Italia)
Corsa in massa al bonus di 600 euro per le partite Iva: quasi 100 clic al secondo. Impossibile per il sito dell'Inps reggere... e infatti è andato in tilt. Questa in sintesi la cronaca del primo giorno d'apertura per l'invio delle domande da parte degli aventi diritto.
Pesce d'aprile dell'Inps
Davvero un pesce d'aprile, per chi voleva accedere alle agevolazioni del Decreto "Cura Italia", ma chi è causa del suo mal pianga se stesso: alla base della corsa multimediale al bonus una tantum di 600 euro per autonomi, partite Iva e professionisti, c'era una comunicazione ambigua della stessa Inps.
Via alle domande per il bonus
La circolare sulle modalità di erogazione del bonus pubblicata qualche giorno prima aveva innescato il timore che le domande sarebbero state accettate in ordine cronologico solo fino al raggiungimento del limite dei fondi stanziati (203.4 milioni di euro).
E a nulla è valsa la precisazione corale del presidente dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, Pasquale Tridico, e pure del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo: "Non ci sarà nessun clic day", per chiarire che non ci sarebbe stato alcun ordine cronologico.
Ma il sito non va
Tra l'altro nemmeno il tetto dei fondi stanziati sarà un problema, perché Inps ha spiegato che nel caso si sforasse il limite, vi saranno risorse aggiuntive. Ma ormai la frittata era stata fatta. Il sito è stato quindi "spento", lavori in corso per renderlo più stabile.
Palazzo Chigi ha tuttavia parlato anche di attacchi hacker: potrebbero essere stati questi invece alla base dei problemi riscontrati dai pochi utenti che erano riusciti ad accedere faticosamente alla piattaforma (vedi il video in apertura), ritrovatisi nel profilo di altri utenti, con la possibilità di vedere loro dati ovviamente coperti da privacy.
“Data breach gravissimo”
Sul tema è intervenuto anche il Garante per la Privacy Antonello Soro, come riporta l’agenzia Ansa:
“Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati. Abbiamo immediatamente preso contatto con l’Inps e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è assolutamente urgente che l’Inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati”.
Il messaggio della rete hacker
Caro @INPS_it, vorremmo prenderci il merito di aver buttato giù il vostro sito web, ma la verità è che siete talmente incapaci che avete fatto tutto da soli, togliendoci il divertimento! #INPS #Hacked #Anonymous #LulzSecITA #GDPR pic.twitter.com/Cgz8PWYUTC
— Anonymous Italia (@Anon_ITA) April 1, 2020
E la provocazione di PornHub Italia
.@INPS_it vorremmo offrirvi aiuto per potenziare il vostro sito grazie ai nostri server, contattateci
— Pornhub ARIA (@Pornhub) April 1, 2020