Per Covid-19 invece si intende la malattia causata dal nuovo coronavirus - responsabile dei contagi italiani e non - che per la prima volta si è manifestata a Whuan nel 2019. A battezzarla è stata l'organizzazione mondiale della sanità, che ha optato per una sigla neutrale onde evitare stigmatizzazioni, come in passato era avvenuto per esempio con "la spagnola". "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata.
Coronavirus: sintomi
Vediamo ora quali sono i tipici sintomi di questa infezione. Febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Secondo uno studio pubblicato sul Lancet e ripreso da altre fonti scientifiche accreditate - in Italia virologi del calibro di Roberto Burioni hanno dato risalto a queste ricerche - il virus potrebbe anche essere asintomatico in alcuni soggetti.
Tasso di mortalità del Covid-19
Secondo fonti Oms la maggior parte delle persone (circa l'80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2%.
Coronavirus: come avviene il contagio?
Questo virus respiratorio si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite: la saliva, tossendo e starnutendo; contatti diretti personali; le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi. In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Al momento non vi sono evidenze scientifiche che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla.
Prevenzione: tutti i consigli utili
Come sempre la vera chiave risiede nella prevenzione. Per l'influenza il mezzo di prevenzione più funzionale risulta essere il vaccino, non ancora disponibile per il Covid-19. Ecco quindi le regole auree per tutelarsi dall'infezione, diramate dal Ministero della Salute.
- lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle tue mani
- mantieni una certa distanza – almeno un metro – dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata
- evita di toccarti occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria.
- se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria segnalalo al numero gratuito 1500, istituito dal Ministero della salute. Ricorda che esistono diverse cause di malattie respiratorie e il nuovo coronavirus può essere una di queste. Se hai sintomi lievi e non sei stato recentemente in Cina, rimani a casa fino alla risoluzione dei sintomi applicando le misure di igiene, che comprendono l’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani).
Il Covid-19 arriva dai pipistelli?
Sono fiorite diverse teorie, non tutte scientificamente dimostrate, circa l'origine di questo virus. L'Istituto superiore di sanità chiarisce che alla fine del 2019, dalle analisi genetiche e dai confronti con le sequenze di altri coronavirus da diverse specie animali, il Covid-19 sembra essere originato da pipistrelli. Come per SARS e MERS, si ipotizza che la trasmissione non sia però avvenuta direttamente da pipistrelli all’uomo, ma che vi sia un altro animale ancora da identificare che ha agito come una specie di trampolino di lancio per trasmettere il virus all’uomo. Si è dunque ipotizzato che questo ruolo lo abbiano avuto alcune specie di serpenti, frequentemente venduti nei mercati di animali vivi, ma lo studio scientifico che ha proposto quest’ipotesi ha utilizzato un metodo indiretto per dimostrarla, non comparando isolati di virus dai serpenti, dai pipistrelli e dall’uomo, ed alcuni esperti ne hanno messo in dubbio la validità, affermando che non è chiaro se i coronavirus possono infettare i serpenti. Un'altra ricerca che ha indicato il pangolino (un formichiere in via d'estinzione) come probabile serbatoio per il Covid-19 è in attesa di conferme.