Pasticcio vaccinazioni influenzali in Lombardia: la Procura vuol vederci chiaro
Intanto l'Istituto Auxologico ha fatto da sé, comprando all'estero 12mila dosi immediatamente andate a ruba a 50 euro l'una.
Era prevedibile. E' finito sul tavolo della procura di Milano il pasticcio delle gare indette per aggiudicare la fornitura di 1,5 milioni di dosi vaccinali in Lombardia.
Pasticcio vaccinazioni influenzali in Lombardia
Gare andate deserte o quasi (all’ultima un concorrente francese aveva “sparato” una proposta per 22 milioni invece che 15, considerando anche che i dieci euro offerti per ogni dose rappresentano già un prezzo doppio rispetto alla media dei prezzi dei vaccini): ma è vero che il motivo sta nella disponibilità sul mercato andata esaurita? Regione Lombardia ha fatto tutti i passaggi corretti per garantire il servizio ai cittadini?
E quanto un'indagine andrà a stabilire, perché i dati di fatto sono che a fatica si riuscirà a vaccinare le fasce deboli che ne hanno diritto e che tutti gli altri nella nostra regione dovranno farne a meno, a meno di affidarsi al settore privato spendendo cifre sensibili. Non solo, ci sono anche i tempi: anche per le fasce deboli, i medici di base stanno dicendo a tutti che fino a metà novembre di vaccini non se ne parla in ogni caso.
La Procura vuol vederci chiaro
La Procura di Milano ha aperto un’indagine conoscitiva sull’acquisto a un prezzo superiore rispetto a quello di mercato. Naturalmente nessun indagato in questa fase né ipotesi di reato.
Dal canto suo Regione Lombardia si difende dicendo d'aver acquistato solo l’ultimo lotto (pari al 15% del totale di dosi necessarie) a un prezzo superiore. E motivando il tutto con una situazione di mercato del tutto "sballata", che rispetto al passato costringe tutti gli enti, pubblici e privati, a fare i conti con tempi di consegna e prezzi diversi rispetto a quanto accadeva prima dlla crisi Covid.
La Regione ieri ha fatto sapere che la campagna vaccinale partirà da lunedì 19 ottobre e che le prime somministrazioni gratuite saranno destinate ai pazienti fragili, alle donne in gravidanza, agli ospiti delle Rsa e a una prima parte di over 65.
A novembre sarà quindi il turno degli operatori sanitari, i bambini da sei mesi a 6 anni di età e gli over 60.
L'Auxologico di Milano si è rivolto all'estero
In tutto questo, emblematico il caso dell'Istituto Auxologico Italiano (15 sedi in Lombardia), che a cattivo gioco ha deciso di far buon viso, andando a comprare all'estero 12mila dosi vaccinali, che sono andate a ruba in un amen al prezzo di 50 euro l'una (anche se saranno somministrate da metà ottobre).
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