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Ursula von der Leyen a Bucha: "Qui è stata distrutta l'umanità"

Dopo la risoluzione sull'embargo di petrolio e gas, si parlerà delle misure che prenderà l'Europa.

Ursula von der Leyen a Bucha: "Qui è stata distrutta l'umanità"
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"Qui è stata distrutta l'umanità". Parole forti quelle pronunciate dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, oggi, venerdì 8 aprile 2022, che  con l'alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell si è recata a Bucha, teatro dell'orribile massacro di civili.

Bucha, von der Leyen: "Distrutta l'umanità"

Accompagnati dal primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, von der Leyen e Borrell si sono fermati, con gli occhi impietriti, di fronte ai sacchi neri con i corpi dei civili riesumati per l'indagine aperta dall'Ucraina contro i crimini di guerra commessi dai russi a Bucha.

Dopodiché si sono spostati in Station Street, dove sono visibili le carcasse dei cingolati bruciati che ancora bloccano la strada.

L'incontro con Zelensky

A seguire la presidente della Commissione Europea incontrerà Volodymyr Zelensky.

L'incontro sarà occasione per fare il punto sulle prossime iniziative della Ue, dopo che ieri l'Europarlamento ha votato a larga maggioranza la risoluzione per l'embargo di petrolio e gas dalla Russia.

In più occasioni Zelensky ha criticato le misure dell'Europa, sostenendo che siano troppo "leggere".

"Se non c'è un pacchetto davvero doloroso di sanzioni contro la Russia e se non c'è la fornitura delle armi di cui abbiamo un vero bisogno e che abbiamo chiesto molte volte, questo verrà considerato dalla Russia come un permesso ad andare oltre e  attaccare", ha detto il presidente ucraino.

Intanto secondo il Pentagono la Russia avrebbe rinunciato alla presa della Capitale, arretrando con le sue forze armate. Anche se potrebbe essere una manovra "diversiva" da parte di Putin.

Zelensky: "Le ambasciate tornino a Kiev, abbiamo bisogno di voi"

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello alle missioni diplomatiche e alle ambasciate che hanno ritirato la loro presenza a Kiev.  A questi proposito ha voluto ringraziare la Turchia e la Lituania per aver riaperto le rispettive ambasciate.

''Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello simbolico e di gesti diplomatici. Per favore tornate, per favore tornate nella nostra capitale e continuate a lavorare. La presenza di missioni diplomatiche nella capitale è  'un segnale alla Russia che Kiev è nostra, è una capitale e non una provincia della Russia.

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