Oggi è la Giornata Mondiale del Bacio: ma chi l'ha inventato?

Oggi, 6 luglio 2021, è la Giornata Mondiale del Bacio. E quindi... baciatevi. Non per celebrare l'anniversario, ma perché forse non avete idea di quanto questa pratica faccia bene. Cosa succede nella nostra mente e nel nostro corpo quando ci baciamo? Ma soprattutto: perché ci baciamo? Chi ha inventato i baci? Ecco una panoramica scientifica sull'argomento romantico per eccellenza.

Chi ha inventato il bacio?

Perché al posto di baciare una persona non sentiamo il desiderio di sfregare le nostre orecchie contro le sue o altre pratiche che implicano un contatto? Perché l'istinto ci porta a unire le labbra? Esistono diverse opinioni e teorie riguardo alle possibili funzioni del bacio e ai suoi legami con la sfera emotiva e sociale umana, anche in seguito all'osservazione di comportamenti simili di altre specie animali. Attualmente l'ipoesi più accreditata sostiene che il bacio abbia anche la funzione di cercare partner con sistema immunitario diverso dal proprio, al fine, in termini evolutivi di favorire lo scambio di geni (riassortimento genetico) e aumentare le probabilità di sopravvivenza della prole. Insomma c'è qualcosa di atavico nelle ragioni del bacio che non sarebbe quindi un gesto appreso, bensì un istinto naturale. C'è però un altro punto da considerare che ci allontana dall'avere una risposta certa: pare infatti che il bacio sia del tutto sconosciuto fra le culture indigene dell’Africa sub-sahariana, del centro America e dell’Amazzonia.

E se volete sapere chi ha inventato questa pratica basta guardare, per esempio, ad alcuni esemplari di scimmie come i bonobo, protagonisti di veri e propri baci alla francese. Gli scienziati sostengono che le ragioni di questi appassionati baci siano identiche a quelle umane. Il resto degli animali non si bacia, ma molti di loro presentano comportamenti affettivi simili, come leccare, abbracciare, unire i visi e molte altre abitudini di avvicinamento sociale. Quindi, senza esserci messi d'accordo, noi uomini e i bonobo (animali con i quali condividiamo il 98% del nostro Dna) siamo gli unici a dilettarci in questa curiosa abitudine.

La filematologia: scienza dei baci

La filematologia è una scienza che studia i baci e le vari funzioni. Secondo una ricerca di Wendy Hill del Lafayette College di Easton, in Pennsylvania, il bacio fa cambiare il livello di ossitocina e cortisolo nella saliva: in particolare, dopo il bacio il livello di cortisolo si riduce sia negli uomini sia nelle donne, provocando una diminuzione dello stress, mentre il livello dell'ossitocina, che influenza la disponibilità all'innamoramento, aumenta negli uomini e diminuisce nelle donne. Secondo Helen Fisher della Rutgers University del New Jersey, inoltre, gli uomini tendono a considerare il bacio un preludio al rapporto sessuale e preferiscono i baci con la saliva, attraverso la quale può essere trasferito testosterone alle donne. 

Chimica del bacio

Come un bacio può influire a livello chimico? L'atto del baciarsi prevede uno scambio di feromoni, sostanze che in moltissimi animali attivano il meccanismo di attrazione sessuale. I feromoni stimolano il rinencefalo, parte della corteccia comprendente le strutture nervose dell'olfatto e l'ippocampo. L'uomo trasmette anche testosterone. Il bacio, inoltre, induce la produzione di ossitocina, il cosiddetto 'ormone dell’amore', che porta al rilassamento, regola la temperatura corporea e favorisce l’emozionalità. 

E non è ancora finita: quando ci si bacia la salivazione aumenta e questo farebbe molto bene ai denti, perché previene le carie. Inoltre ogni minuto di bacio fa bruciare circa 10 calorie, mica male. Quando ci si bacia il cuore si attiva e pompa più sangue: una sana ginnastica anche per questo organo. Infine, secondo alcuni studiosi americani, baciarsi sarebbe spiritualmente appagante perché induce gli stessi effetti rilassanti dello yoga e della meditazione.

Insomma, nel dubbio, sempre meglio un bacio in più.