Incoscienza

Montegrotto Terme, hotel nei guai: piscine e sauna aperte nonostante i divieti

L'autorizzazione alla struttura era limitata alla sola fangoterapia, come previsto dal Decreto del Governo contro il contagio. Invece era tutto aperto.

Montegrotto Terme, hotel nei guai: piscine e sauna aperte nonostante i divieti
Pubblicato:
Aggiornato:

Piscine e sauna aperte nonostante i divieti: nei guai l’hotel Sollievo di Montegrotto.

Montegrotto Terme, hotel nei guai: piscine e sauna aperte nonostante i divieti

Chiuso dal prefetto l’Hotel Sollievo di Montegrotto. Non solo per l’emergenza Covid-19 ma proprio per l’inosservanza delle norme disposte dall’ultimo decreto ministeriale. Tanti i casi che si sono verificati nei giorni scorsi, in tutta Italia e in particolare in Veneto, di aggiramento (spesso con scuse fantasiose che farebbero sorridere se non ci fosse in realtà da piangere) delle norme restrittive imposte dal Governo con il cosiddetto decreto Coronavirus.

Vapore acqueo ideale per i bacilli: il virus ringrazia

E stavolta è toccato a Montegrotto Terme, in provincia di Padova, sino a poche settimane fa meta privilegiata di relax per molti veneti e non, balzare agli onori - se così si può dire - delle cronache per un episodio legato proprio alla sua vocazione turistica, a cui qualcuno sembra non aver proprio voluto rinunciare. Un vero pericolo per la diffusione del contagio in queste ore drammatiche, dato che il vapore acqueo generato dall'ambiente termale può essere un veicolo ideale di trasmissione dei bacilli del virus. Con un effetto moltiplicatore che è davvero da incoscienti non considerare.

L'autorizzazione valeva solo per la fangoterapia

Nei giorni scorsi, infatti, durante un sopralluogo delle Forze dell’ordine, le piscine termali sono state trovare aperte e regolarmente frequentate, in barba a tutte le disposizioni. Alla struttura era stata consentita l’apertura solo per la fangoterapia. Tutte le persone presenti nelle piscine sono state denunciate all’autorità giudiziaria mentre l’hotel è stato segnalato direttamente al Prefetto.

Da Prima Padova

Seguici sui nostri canali