Milanesi beccati nella seconda casa in Piemonte s'inventano la scusa della fuga di gas
Quando i carabinieri li hanno identificati, hanno tirato in ballo una colossale frottola, poi naturalmente risultata fasulla.
Sono arrivati da Milano nella loro seconda casa nel Biellese: marito, moglie e suocera. Ma non potevano farlo per via delle restrizioni tuttora imposte dal Dpcm per contrastare l'epidemia da coronavirus (a maggior ragione parlando del Piemonte e della Lombardia, le due regioni più colpite). E allora, colti in flagrante e messi alle strette si sono inventati una scusa: "Siamo venuti di corsa perché è stato il vicino a chiamarci, c'era una fuga di gas!".
Milanesi beccati nella seconda casa
Quando i carabinieri li hanno identificati, hanno tirato in ballo una colossale frottola, poi naturalmente risultata fasulla e che ha costretto i militari a comminare a tutti e tre i componenti della famiglia (400 euro per tre fa 1200) una sanzione amministrativa per l’inosservanza del decreto ministeriale legato all’emergenza Covid 19. Ma rischiano anche una denuncia alla Procura della Repubblica per aver dichiarato il falso.
Verifica dei Vigili del fuoco
I fatti sono avvenuti ieri mattina (giovedì 7 maggio 2020) nel comune di Valdilana, frazione Crocemosso. Il furgone della famiglia è stato notato dalla pattuglia dell’Arma di Valle Mosso nel normale giro di controllo. I Carabinieri hanno anche fatto intervenire i Vigili del fuoco e ascoltato i vicini di casa, alla fine hanno appurato che i tre arrivavano da Milano senza giustificato motivo e che non c’era nessuna perdita di gas.