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“Fermare subito il mercato dell’orrore!”. E’ il grido d’allarme lanciato da Vincenzo D’Arienzo, senatore veronese del Pd.
Infuria la polemica nel Veronese in seguito alla decisione di un'azienda locale di produrre mascherine finalizzate a limitare i contagi da Covid-19 con stampato il volto di Benito Mussolini. Fra i primi ad insorgere il senatore del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo che denuncia: "E' apologia del fascismo"
“Un’azienda veronese (di Sona, ndr.) commercializza mascherine con su stampate la faccia di Mussolini – ha scritto D’Arienzo – Tra le tante cose che possono capitare in una pandemia, quella di vendere mascherine per la protezione individuale con l’effige del duce fascista è la più sgradevole di tutte”.
“Chi commercializza quel prodotto inneggia al fascismo e ne favorisce l’apologia. Un fatto deplorevole da condannare con fermezza – ha sottolineato il senatore dem – Da un lato c’è l’emergenza e la necessità di tutelare la vita umana e dall’altro, approfittando di ciò, c’è la ricerca spasmodica del profitto utilizzando la propaganda politica con un assassino che ha iniettato nel Paese il virus della razza e dell’intolleranza verso gli altri”.
“Una massiccia dose di ignoranza di cui Verona poteva fare a meno e che spero chieda conto a costoro che ne stanno infangando il nome, ancora una volta. La società civile e democratica non consenta a nessuno di riportarci al passato, in un periodo storico in cui non era un virus che uccideva le persone, ma proprio quel fascista disegnato sulle mascherine”.