Politically correct

Mary Poppins è un film discriminatorio: vietato ai bambini

Sotto accusa la parola "ottentotti" utilizzata per definire gli spazzacamini con il volto coperto di fuliggine

Mary Poppins è un film discriminatorio: vietato ai bambini
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Siamo sicuri che la decisione creerà nuove polemiche. A sessant'anni dall'uscita, Mary Poppins diventa un film "razzista" e dunque viene vietato ai minori in Gran Bretagna. La scure del politicamente corretto (anche troppo, in certi casi) si abbatte dunque su un altro classico Disney.

Mary Poppins è un film razzista?

Era il 27 agosto 1964 quando nelle sale cinematografiche usciva per la prima volta Mary Poppins. La pellicola, ispirata al romanzo di Pamela Lyndon Travers e diretta da Robert Stevenson, racconta la storia di una tata capace di incantare con le sue magie i piccoli Jane e Michael Banks. Una favola che ha fatto sognare e commosso generazioni intere. Ma ora si scopre... che è razzista.

Chi sono gli ottentotti e perché Mary Poppins è stato vietato ai bambini

Ma cosa ci sarebbe di razzista e discriminatorio in Supercalifragilisticoespiralidoso? Oppure nel poco di zucchero che fa andare giù la pillola? Il "nodo" del contendere è l'utilizzo (due volte nell'intero film) della parola ottentotti.

Ma chi sono gli ottentotti? Il nome venne dato nel 17esimo secolo dagli olandesi a una popolazione indigena dell’Africa australe, che all’epoca dei primi stanziamenti olandesi occupava in masse cospicue la regione del Capo di Buona Speranza. Forzate migrazioni, persecuzioni da parte degli Europei, lotte intestine e carestie ne hanno grandemente diminuito il numero e quasi distrutto la cultura, anche per effetto di incroci etnici. I superstiti vivono oggi in Namibia.

Nel film la parola viene utilizzata per riferirsi agli spazzacamini con la faccia sporca di fuliggine.

La decisione

Un passaggio che ha in qualche modo "allarmato" il British Board of Film Classification (Bbfc), che ha deciso che il film sarà vietato ai minori di 12 anni non accompagnati da un adulto perché "contiene un linguaggio discriminatorio".

"Recentemente, il film ci è stato ripresentato nel febbraio 2024 per un'altra riedizione nelle sale, e lo abbiamo riclassificato 'PG' (parental guide, cioè da seguire con un adulto, ndr) per il linguaggio discriminatorio", ha dichiarato un portavoce del Bbfc. "Sebbene Mary Poppins abbia un contesto storico, l'uso di un linguaggio discriminatorio non è condannato e, in definitiva, supera le nostre linee guida per il linguaggio accettabile in 'U' (universal, per tutti, ndr)".

 

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