Vittime ignare donne

Le vostre foto rubate da Facebook e pubblicate su forum frequentati da maniaci

Le immagini prese dai social finiscono in un girone dantesco, insieme a dati personali, a volte numeri di cellulare compresi.

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Le vostre foto rubate da Facebook e pubblicate su forum frequentati da maniaci

Del fenomeno s'è occupata diverse volte la trasmissione Mediaset "Le Iene": esiste un sottobosco di devianza, sul Web, costituito da persone che rubano le foto dai profili social di ignare donne e le ripubblicano in forum frequentati da maniaci sessuali. Foto pubbliche del tutto normali, che però finiscono in "stanze virtuali" per essere commentate in maniera volgare dagli utenti della community sotterranea. Nella migliore delle ipotesi, immagini usate per eccitarsi e finisce lì, ma c'è anche un serio rischio: i commentatori si galvanizzano l'uno con l'altro, di commento becero in commento ancor più becero e il pericolo è che qualcuno, grazie ai dati personali della persona vittima del furto delle foto, possa provare a concretizzare le proprie fantasie malate rintracciando realmente la persona.

Foto di donne rubate da Facebook

Da prima Firenze

L'ultimo esempio di questo inquietante fenomeno arriva dalla Toscana, e più precisamente da Firenze, dove la Polizia Postale ha individuato e denunciato tre uomini con l'accusa di trattamento illecito di dati per aver pubblicato su Internet immagini, corredate di commenti, di numerose donne, rubate dai loro profili social (Facebook, ma anche Instagram).

E il bello è che la molla che ha fatto scattare l'indagine sono stati proprio i servizi de Le Iene, che hanno messo la pulce nell'orecchio a più persone, nei dintorni di Firenze, fino a che la voce è arrivata fino ad alcune inconsapevoli vittime riconosciute nelle foto.

Le successive indagini hanno consentito di individuare ben 179 donne coinvolte, che hanno presentato poi tutte denuncia. All’interno di un sito di incontri, le foto che le vittime avevano normalmente postato sui propri profili Facebook o Instagram erano state ripubblicate, ma il concetto è che per lo più si tratta di foto normalissime: una ritrae una ragazza all'aperitivo al bar con gli amici, un'altra ritrae un'altra giovane al mare e via dicendo.

In sè nello scatto non c'è nulla di pronografico. E se l'esigenza maniacale fosse solo quella di guardare foto di belle ragazze - vi chiederete - perché tirare in ballo tutto questo cinema, basterebbe andarsele a vedere direttamente in Facebook o in Instagram, no? Già, ma il punto è che non conta tanto il soggetto, quanto il fatto che ai frequentatori malati di questi forum (si stima siano migliaia di persone e che il fenomeno vada avanti ormai da molti anni) piace soprattutto commentare in maniera volgare le foto delle ignare vittime.

Forum frequentati da maniaci

Un esempio? Guardate questo stralcio del servizio delle Iene:

QUI IL SERVIZIO COMPLETO ALL'INTERNO DELLA PUNTATA

Tornando a Firenze, la Procura della Repubblica, al termine dell’attività d’indagine, ha sottoposto i tre uomini a perquisizione anche informatica e al sequestro dei device utilizzati su cui sono state rinvenute numerose evidenze probatorie. Saranno processati, ma è evidente che è stata prelevata col cucchiaino solo la classica goccia dal mare.

Pubblicano anche numeri di cellulare e dati personali

Perché il punto è che la devianza diffusa sta proprio nel poter offendere e umiliare le vittime, che possono essere di qualsiasi età, anche minorenni, partendo non necessariamente da uno scatto sexy, ma anche da immagini lo ripetiamo del tutto normali. Ma la perversione, la devianza, arrivano in un attimo: tanto che i beceri commentatori spesso commentando danno vita a vere e proprie fantasie di stupro collettivo. E magari lo stanno facendo sulla base della foto rubata a una ignara vittima, che aveva semplicemente postato sul proprio profilo uno scatto della propria festa di compleanno.

Ma facciamo purtroppo un passo in più, se possibile su un terreno ancor più inquietante e preoccupante. Già, perché sembra che i frequentatori di questi forum spesso rubino immagini non a caso, ma dai profili di donne che conoscono veramente. E fra un commento e l'altro può verificarsi il rischio di fornire agli altri maniaci dati personali che consentano l'individuazione fisica della preda, compresi numeri di cellulare personali.

Ma per fare cosa? Al minimo anche solo per fare scherzi di cattivo gusto: un po' come quelli che nei bagni degli autogrill scrivono sul muro il numero della ex, solo per farla chiamare facendola passare per una prostituta.

Una sorta di "revenge porn", insomma. Una violazione dei dati personali allucinante, ma anche un rischio potenziale: non si può escludere, infatti, che le ignare vittime possano incorrere in rischi drammaticamente reali.

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