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Le regole per il rientro a settembre arriveranno a scuola... già cominciata

Il punto su tutti i provvedimenti che potrebbero essere adottati per il regolare svolgimento delle lezioni in presenza.

Le regole per il rientro a settembre arriveranno a scuola... già cominciata
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La fatidica data del 13 settembre si sta avvicinando e con lei anche il rientro tra i banchi di scuola per tutti gli studenti italiani. Tuttavia, a meno di un mese dalla ripartenza dell'anno scolastico, si sa ancora poco nulla circa le misure di sicurezza che verranno adottate ufficialmente per il regolare svolgimento delle lezioni in presenza. Il tempo stringe e l'eventualità che le nuove regole verranno introdotte già quando la scuola sarà ripartita si sta facendo sempre più realtà.


Le nuove regole per il rientro a scuola

Con molta probabilità l'emendamento dello scorso 6 agosto 2021 con le indicazioni su vaccinazioni e Green Pass per la scuola, verrà trasformato in legge quando già l'anno scolastico avrà preso avvio. Un ritardo quello sulla tabella di marcia che rischia di creare non pochi grattacapi in vista del rientro a scuola di tutti gli studenti italiani, obiettivo principale che si è prefissato il Governo Draghi.

Per cercare di trovare un rimedio a questa situazione, nonostante non siano ancora chiare le misure di sicurezza che verranno adottate per il ritorno in classe, il ministero dell'Istruzione è al lavoro per definire il piano scuola.

Distanza di un metro tra i banchi

In una nota firmata da Stefano Versari, capo dipartimento del Miur, si legge che mantenere il metro di distanza tra i banchi è una raccomandazione e che se non è possibile rispettarla scatterà la didattica a distanza. Inoltre, il protocollo firmato con i sindacati richiede il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro anche nelle zone bianche, con il distanziamento che raggiunge i due metri tra i banchi e la cattedra.

Controllo del Green Pass

Sempre il ministero dell'Istruzione ha spiegato che per il controllo dei Green Pass dovranno occuparsi i presidi, i quali dovranno scaricare l'app "VerificaC-19". Non sarà necessaria la consegna cartacea del certificato di vaccinazione.

Docenti che rifiutano il tampone

Per quanto riguarda i docenti no-vax che rifiutano il tampone, verranno sostituiti da supplenti dopo cinque giorni. Questa soluzione è stata pensata per evitare che, nel caso di ripensamento del professore di sottoporsi al tampone, si debbano pagare due docenti contemporaneamente. Non sono ancora chiari però i dettagli su chi debba pagare i tamponi per i docenti.

Tamponi agli studenti

In questo caso sono stati stanziati ben 100 milioni di euro che serviranno per la campagna di tracciamento durante l'anno scolastico di tutti i ragazzi, anche i più piccoli non vaccinati. In questo modo sarà possibile effettuare tamponi agli studenti.

Per stimolare i giovani e gli studenti a vaccinarsi, il ministero dell'Istruzione starebbe pensando di coinvolgere sportivi, artisti e influencer in una campagna di informazione.

Aerazione classi e mascherine Ffp2 sui bus

Sul tema aerazione classi, il Miur invita ad aprire le finestre anche d'inverno, mentre le scuole dovrebbero dotarsi di condizionatori e filtri. Sono stati stanziati ben 350 milioni di euro divisi tra le 8mila scuole italiane per la sicurezza. Il generale Figliuolo sta inoltre valutando l'ipotesi di fornire mascherine Ffp2 a tutti gli studenti che useranno mezzi pubblici per andare a scuola.

Trasporto scolastico

Per quanto riguarda i trasporti, infine, c'è un'altra proposta che giunge dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini: si tratterebbe dell'estensione degli scuolabus anche ai ragazzi delle scuole superiori. Per questo provvedimento si è pensato di stanziare 600 milioni di euro, ma resterebbe il rischio di assembramenti sui bus. I presidi ribadiscono la necessità di linee bus dedicate, soprattutto nelle ore di ingresso e uscita dagli istituti.

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